Edizione e Blackstone, opa su Atlantia a 23 euro

Ache Fondazione CrT della partita. Gli aderenti incasseranno anche il dividendo. Il valore complessivo dell’esborso per la holding trevigiana e il fondo americano sarà di oltre 12,7 miliardi

Roberta Paolini

TREVISO. La seconda era di Edizione dei Benetton inizia ufficialmente con l’opa lanciata sul big delle infrastrutture Atlantia. Un’operazione i cui margini sono stati definiti ieri e prevedono un investimento in tandem tra la holding trevigiana e il fondo americano Blackstone, con un supporto anche della Fondazione Crt. Valore dell’investimento oltre 12,7 miliardi che verrà finanziato in parte con quota capitale circa 4,48 miliardi e in parte con debito per 8,2 miliardi di euro. Atlantia vale in Borsa 18 miliardi, valore che sale, debito compreso, a 48 miliardi.

Un nuovo corso

Al di là degli aspetti tecnici, questo deal dice alcune cose sul futuro della cassaforte della dinasty veneta. Uno: la seconda generazione non solo tiene saldo il timone dell’impero miliardario nato dai maglioni, ma ha una visione di sviluppo e di valorizzazione del patrimonio familiare. Due: questa operazione porta la firma del presidente Alessandro Benetton ed è una prova di esordio notevole alla guida della cassaforte di famiglia. E tre, il fatto che sia stato possibile creare l’architettura finanziaria dell’opa, definire una partnership con un grande operatore internazionale, rispedire al mittente le avances di due mega fondi come Gip e Brookfiled che in asse con Acs avevano tentato di prendersi il gioiello della corona di Edizione, significa che la governance espressa dai quattro rami della famiglia e rappresentata in cda da Christian Benetton, Ermanno Boffa e Carlo Bertagnin Benetton oltre che dal presidente Alessandro Benetton è coesa.

L’italianità

L'operazione «rappresenta un momento fondamentale nella storia di Edizione. Come più volte ribadito, il nostro investimento in Atlantia ha natura strategica ed è una nostra ferma volontà continuare a concorrere allo sviluppo sostenibile della società, mantenendone il radicamento italiano e valorizzando l'attuale disegno industriale», ha detto il presidente della holding di Ponzano Veneto in una nota. «Abbiamo scelto di intraprendere questa iniziativa»ha poi aggiunto «anche per preservare l'integrità e l'identità italiana del Gruppo».

Potendo contare su un partner come Blackstone definito «un co-investitore di grande prestigio e solidità, ma anche unpartner dichiaratamente di lungo periodo». E poi l’intenzione di valorizzare quello che era considerato storicamente come il capolavoro finanziario della dinastia dei maglioni colorati.

«Nel rispetto della storia imprenditoriale della nostra famiglia e con l’attenzione che meritano tutte le persone che ogni giorno, in Italia e all’estero, lavorano per il Gruppo, abbiamo deciso di reinvestire tutta la nostra quota nel progetto di sviluppo di Atlantia rafforzando ulteriormente il nostro impegno e il nostro sostegno ai piani della società» ha detto ancora Benetton.

Jon Kelly, Head of European Infrastructure di Blackstone ha riconosciuto alla holding di infrastrutture una leadership mondiale, aggiungendo «siamo orgogliosi di poter giocare un ruolo nel prossimo capitolo del suo sviluppo». Mentre Andrea Valeri, a capo del fondo americano in Italia, ha marcato: «Attraverso la partnership con la famiglia Benetton e la Fondazione CRT siamo lieti di supportare Atlantia sia nel processo di consolidamento della sua leadership nel settore delle infrastrutture europee sia nella salvaguardia della sua gloriosa eredità culturale».

Lo schema dell’opa

E veniamo all’offerta. L'opa avverrà attraverso la società Schemaquarantatrè (HoldCo), costituita il 6 aprile scorso, il cui capitale è interamente detenuto da Schemaquarantadue, altro veicolo che fa a sua volta capo a Edizione (tramite Sintonia) e Blackstone (tramite due società lussemburghesi in accomandita speciale), con rispettivamente il 65 e il 35%.

L’offerta è di 23 euro per azione, che sale a 23,74 euro in quanto incorpora anche il dividendo di 74 cent. Ciò significa che viene riconosciuto un premio del 28,4 per cento rispetto al prezzo del 5 aprile, prima che il titolo del gruppo di infrastrutture innescasse un rally in scia ai rumors su un interesse da parte dei fondi Gip e Brookfield in asse con Perez (difficile, secondo gli analisti, credere che ci sia spazio per un rilancio ostile).

Fondazione Cassa di Risparmio di Torino ha inoltre stipulato un accordo con il quale si è impegnata a portare in adesione all'offerta le 6.251.446 azioni detenute in Atlantia, rappresentanti lo 0,76% del capitale sociale dell'emittente, entro 5 giorni lavorativi dall'inizio del periodo di adesione, e, in caso di esito positivo, reinvestire tutti i proventi derivanti dalla vendita delle azioni per sottoscrivere azioni di HoldCo. L'opa totalitaria di Edizione e Blackstone su Atlantia è soggetta all'avveramento di una serie di condizioni, così come avviene in tutte le offerte pubbliche di acquisto, come il raggiungimento di una soglia di adesioni per una partecipazione complessiva superiore al 90% del capitale sociale dell'emittente. L’obiettivo è delistare Atlantia da Piazza Affari. —

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © il Nord Est