Fidimpresa FriulVeneto c’è il via libera dei soci. Newco pronta nel 2025
Il nuovo Confidi conterà su 26 mila soci e un volume di 237 milioni di garanzie
La sede legale sarà a Tavagnacco. Sei i consiglieri friulani che entreranno in cda
A distanza di oltre un anno dall’annuncio, accompagnato da più di qualche polemica, il percorso verso la fusione dei Confidi Friuli con Fidi Imprese & Turismo Veneto fa un passo avanti decisivo. Lo scorso 5 novembre l’assemblea generale del confidi friulano ha deliberato il via libera alla fusione, ultimo e decisivo atto perché l’articolato percorso si compia e porti all’operatività della nuova società, battezzata Fidimpresa FriulVeneto, entro i primi mesi del 2025. Sede legale: Tavagnacco.
Assemblee e approvazioni
A fine ottobre si sono riunite le nove assemblee separate, fra Veneto e Friuli (Confidi Friuli opera sia in provincia di Udine che in provincia di Pordenone), e le assemblee generali che «hanno di fatto avviato l’ultima fase di un’iniziativa strategica – sottolinea Giovanni Da Pozzo, presidente del Comitato esecutivo di Confidi Friuli e protagonista dell’operazione – che guarda al futuro delle imprese del territorio. Un territorio che comprende due regioni di intensa attività economica, per un totale di oltre 500mila imprese attive».
Obiettivi della fusione
Imprese per le quali la nuova società si propone di essere un solido punto di riferimento. Una fusione, per altro, priva di rischi di sovrapposizione e garanzia di continuità operativa in forza della vicinanza delle filiali dei due Confidi: uniti costituiranno il secondo Confidi del Nordest, l’ottavo a livello nazionale per patrimonio e soci, rispettivamente 54 milioni di euro e 26 mila imprese, il settimo per garanzie verso la clientela, pari a 237 milioni (97 di Confidi Friuli, 140 di Fidi Impresa & Turismo Veneto), corrispondenti a oltre 450 milioni di deliberato banche.
Dichiarazioni del presidente Giovanni Da Pozzo
Numeri, secondo Da Pozzo, che faranno di Fidimpresa FriulVeneto «un riferimento ancora più forte per le imprese del territorio e uno strumento in grado, proprio per la dimensione superiore, di sostenere più di prima anche le imprese maggiormente strutturate. Un’ulteriore tappa della crescita di un Confidi, di cui a fine 2023 abbiamo celebrato i 50 anni di lavoro. Dai tempi pionieristici del Consorzio Garanzia Fidi tra piccole imprese commerciali, cooperative di consumo e gruppi volontari di acquisto collettivo tra dettaglianti della provincia di Udine alla presenza nell’Albo Vigilati da Banca d’Italia, sono stati decenni di convinto sostegno alle realtà economiche del territorio. E, quando è stato il momento – ha aggiunto Da Pozzo –, abbiamo sempre saputo cogliere l’opportunità delle aggregazioni di prospettiva: dall’accorpamento tra i comparti del commercio e dell’industria nel 2009 alla sintesi tra Udine e Pordenone nel 2018».
Fino alla fusione con la società veneta che in uno scenario di scarsa liquidità e di rallentamento dei prestiti, «si rivelerà strumento utile a favorire il binomio virtuoso di crescita del Pil e del credito. Con la Regione a fianco, com’è stata in tutti questi anni, il processo di fusione – ha concluso Da Pozzo – produrrà una realtà in grado di garantirsi la permanenza nell’Albo dei Vigilati da Banca d’Italia, valore aggiunto per la mission di favorire l’accesso al credito delle Pmi».
Nuovo consiglio di amministrazione
L’assemblea generale di Confidi Friuli ha contestualmente indicato i nomi dei sei consiglieri e dei tre componenti del collegio sindacale che entreranno nel consiglio di amministrazione della nuova società.
- Consiglieri: Anna Mareschi Danieli, Giovanni Da Pozzo, Fabio Pillon, Maria Lucia Pilutti, Lucia Cristina Piu, Cristian Vida.
- Collegio sindacale: Alberto Cimolai, Stefano Montrone (effettivi), Mariana Turello (supplente).
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