Fondazioni, un tesoro da 2 miliardi in titoli UniCredit e Intesa Sanpaolo

Enti del Nord Est con patrimoni floridi grazie alla Borsa, nonostante sia calato il peso nel capitale

Le fondazioni bancarie italiane continuano a mantenere un ruolo significativo nel settore bancario, un retaggio che risale alla Legge Amato. Le varie riforme legislative, come la legge Ciampi del 1998 e il Protocollo Acri-Mef del 2015, miravano a ridurre l'influenza delle fondazioni sulle banche conferitarie. Tuttavia, anche se il peso di questi enti sul capitale degli istituti si è ridotto notevolmente, le Fondazioni restano degli attori di primo piano, almeno sul piano dei numeri assoluti.

Alla fine del 2022 le 86 fondazioni bancarie in Italia possedevano partecipazioni nelle banche conferitarie per 10,92 miliardi, in crescita rispetto ai due anni precedenti. In Veneto e Friuli Venezia Giulia la somma delle partecipazioni nelle banche delle Fondazioni era pari a oltre 1,26 miliardi di euro, stando ai valori esposti sui bilanci 2022 (gli ultimi disponibili).

Un valore di poco inferiore rispetto al dato registrato sugli stessi documenti contabili nel 2020. Se invece si valutano le partecipazione sulla base dei valori di mercato, il totale sale a quasi 1,9 miliardi di euro. In netto apprezzamento rispetto a ciò che avveniva tre anni fa. Questo incremento è attribuito principalmente al recupero dei valori delle partecipate, piuttosto che ad un aumento delle quote detenute. Infatti studiando le singole posizioni emerge come la situazione, salvo alcuni casi, sia rimasta sostanzialmente stabile circa il numero di titoli relativi ai singoli gruppi bancari detenuti in portafoglio.

Fondazione Cariparo, presieduta da Gilberto Muraro, è la quarta fondazione italiana con oltre 2,14 miliardi di patrimonio nel 2022. Possiede 348.155.265 azioni Intesa Sanpaolo, con un valore di bilancio di oltre 702 milioni e un valore di mercato superiore ai 940 milioni, equivalente all’1,83% dell'istituto guidato da Carlo Messina. Fondazione Friuli tiene in portafoglio 43.414.573 azioni Intesa Sanpaolo, ad un valore di bilancio di oltre 101 milioni euro cui corrisponde un valore di mercato di più di 117 milioni, pari ad una partecipazione dello 0,228% nella banca.

Anche Fondazione Venezia conserva una quota in Ca’ de Sass, 0,16% del capitale, con 29.570.922 azioni, un valore di bilancio di circa 64,4 milioni di euro e un valore di mercato di quasi 80 milioni. Chiude il poker delle Fondazioni afferenti alla galassia Intesa, Fondazione Gorizia: con 21.560.000 azioni, un valore di bilancio di 35,8 milioni e un valore di mercato pari a 58,2 milioni.

L’ottava fondazione italiana per patrimonio, secondo il rapporto Acri, e la seconda a Nord Est, è invece Cariverona. In questo caso l’ente presieduto da Alessandro Mazzucco ha alleggerito la quota in UniCredit. Nel corso del 2022 la fase di progressivo riequilibrio degli asset della Fondazione ha mostrato una particolare accelerazione: vendute 14.750.000 azioni UniCredit, il che ha portato quasi a dimezzare la partecipazione. Oggi detiene 21.000.000 di azioni della banca, pari all’1,09% dell’istituto di Piazza Gae Aulenticon un valore di bilancio di 163,8 milioni e un valore di mercato oltre 531 milioni. Fondazione CrTrieste, possiede lo 0,23% del capitale di UniCredit, valore di bilancio 146 milioni. Mentre Cassamarca controlla lo 0,10% della banca guidata da Andrea Orcel, per un valore di bilancio di circa 48 milioni di euro.

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