FriulAdria, utile a 58 milioni e integrazione in autunno

Il Cda ha approvato i conti del 2021 all’esame dei soci in assemblea il 20 aprile. Dopo l’Opa che ha portato Crédit Agricole al 99% si attende l’incorporazione

Elena Del Giudice
foto missinato -aviano - friuladria - rapina
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PORDENONE. Utili a 58 milioni di euro, +12%, per Crédit Agricole FriulAdria che presenta i conti del 2021, approvati ieri dal Cda e all’esame dei soci nell’assemblea del 20 aprile chiamata ad approvare quello che potrebbe essere l’ultimo bilancio della banca pordenonese. Nessun annuncio ufficiale ancora relativamente alla data per l’integrazione in Crédit Agricole Italia (il Gruppo bancario oggi socio con il 99% del capitale dopo l’offerta pubblica di acquisto volontaria sulle azioni detenute dai soci del territorio), ma fonti sindacali indicano nell’autunno il periodo in cui - terminato l’analogo percorso in atto con il Creval (recente acquisto della Banque Verte in Italia) - inizierà la medesima fase per FriulAdria. In assenza di sorprese, ovviamente. E il riferimento va alla ventilata operazione Crédit Agricole - Banco Bpm rispetto alla quale rumors ipotizzano un conferimento di tutte le attività bancarie di CA Italia (FriulAdria, Creval e CariParma) in Banco Bpm di cui i francesi diventerebbero primi azionisti.

In attesa di sviluppi, i numeri dell’istituto di credito con headquarter a Pordenone fotografano una banca in buona salute. L’utile, come detto, si è attestato nel ’21 a 58 milioni di euro (al netto delle poste straordinarie sarebbe stato vicino ai 70 milioni), +12,2% rispetto all’anno precedente. I ricavi raggiungono i 300 milioni (anche per effetto dell’aumento delle commissioni), la raccolta diretta è stata pari a 9,4 miliardi, +4%, quella indiretta ha segnato quota 9 miliardi, +11%, con una crescita della componente gestita di +10,5% a 7,1 miliardi. Gli impieghi registrano una crescita del +2% a 8,1 miliardi. Le nuove erogazioni di finanziamenti a medio e lungo termine hanno raggiunto il miliardo di euro di cui 660 milioni in Veneto e 333 in Fvg. L’incidenza dei crediti deteriorati netti è all’1,1% in miglioramento. Quattromila 400 i mutui erogati alle famiglie, in aumento anche le nuove erogazioni di prestiti personali (+50%) per 70 milioni.

Nel ’21 FriulAdria ha proseguito il percorso di integrazione dei criteri di sostenibilità, Esg, nell’organizzazione aziendale, nella gestione del risparmio della clientela e nei criteri di concessione dei finanziamenti. Si ricorda poi l’avvio a Padova di Le Village by CA Triveneto, acceleratore di startup focalizzato sui sei obiettivi Esg dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite che ha già attratto 13 partnership, 20 startup e 30 abilitatori. Oltre 600 mila euro sono stati destinati al fondo beneficenza e ripartiti tra i settori culturale, sociale, green & circular economy. Dopo l’esplosione del conflitto in Ucraina «che ha nuovamente sconvolto l’equilibrio internazionale faticosamente ritrovato dopo la pandemia - dichiara Chiara Mio, presidente di CA FriulAdria - come banca e come Gruppo Crédit Agricole abbiamo voluto dare un segnale di vicinanza alla popolazione di quel Paese attivando un fondo di 10 milioni di euro da destinare soprattutto ai bambini. Anche questo - rimarca Mio - significa agire ogni giorno nell’interesse della società in cui viviamo».

Un impegno, quello rivolto alla comunità, che sottolinea anche Carlo Piana, direttore generale di FriulAdria, quando rivendica «di aver contribuito, con il nostro lavoro e la nostra vicinanza, a traghettare molte famiglie e aziende del territorio verso un orizzonte di ripresa economica, ancorché con le turbolenze geopolitiche in corso. La nostra ambizione - conclude Piana - è di continuare a creare valore per la banca, per i clienti e per la comunità facendo leva su sostenibilità, trasformazione digitale, innovazione e inclusione».

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