FriulAdria, utile record. Via libera del cda all’offerta del Crédit Agricole
La presidente Chiara Mio: «L’investimento di 166 milioni di euro un segnale di fiducia verso la comunità locale»
UDINE. Nel giorno in cui FriulAdria, la banca regionale controllata dal Gruppo Crèdit Agricole, annuncia un balzo dell’utile semestrale a 39 milioni (+51%), il cda dell’istituto presieduto da Chiara Mio approva l’Opa lanciata dalla casa madre francese. Il board ha giudicato «congruo» il corrispettivo stabilito fino a 40 euro per azione. I francesi sono sempre più al centro dello scacchiere nel sistema bancario italiano e questa volta la mossa regina è arrivata in Friuli Venezia Giulia.
La filiale italiana guidata da Giampiero Maioli, che detiene l'82,3% del capitale sociale di FriulAdria, ha lanciato un’offerta pubblica di acquisto volontaria sul restante 17,2% dell'istituto pordenonese con un investimento di 166 milioni di euro.
L’obiettivo è di salire al 100% per integrare Friuladria al proprio interno, entro il secondo semestre del 2022, sul modello della banca unica del gruppo francese reduce dalla conquista del Credito Valtellinese. «Stiamo procedendo velocemente con l’integrazione di Creval nel gruppo con cui condividiamo una forte affinità industriale e culturale. Per quanto riguarda FriulAdria confermiamo la nostra attenzione alle comunità locali», commenta il responsabile Italia del Crèdit Agricole Giampiero Maioli.
Il cda dell’istituto pordenonese ha tenuto conto del parere degli amministratori indipendenti ritenendo «congruo» da un punto di vista finanziario il corrispettivo unitario in denaro che sarà corrisposto agli azionisti di Friuladria per ciascuna azione portata in adesione all’offerta, pari a massimo di 40 euro: «Riteniamo che l’investimento di 166 milioni di euro deciso dalla capogruppo per finanziare l’operazione rappresenti un segnale di fiducia verso la comunità locale e un vantaggio concreto per i soci clienti di Crédit Agricole FriulAdria», sottolinea in una nota la presidente Mio.
A beneficiarne, se decideranno di aderire all'Opa, sono soprattutto i 14.700 azionisti retail sparsi soprattutto fra Udine e Pordenone fra i quali figura anche la Fondazione CrTrieste. Per il direttore generale Carlo Piana «si tratta di un’operazione ispirata a una visione di lungo termine che porta valore al territorio del Nordest e si inserisce in un percorso di crescita sostenibile del gruppo di cui facciamo parte. Ai nostri soci ci lega da sempre un rapporto di fiducia che va oltre la relazione commerciale: questa iniziativa conferma l'attenzione verso dei portatori di interesse che, oltre ad essere investitori, nella quasi totalità sono anche clienti della banca».
I conti semestrali confermano il ruolo di FriulAdria come motore dell’economia regionale: l’istituto ha erogato più di 520 milioni di nuovo credito a privati ed aziende (365 milioni in Veneto e 159 in Friuli Venezia Giulia). Ai privati sono stati erogati 2.414 mutui (+24%), di cui 843 in Friuli Venezia Giulia e 1.571 in Veneto, per complessivi 276 milioni. Alle aziende sono stati erogati circa 250 milioni, di cui 70 milioni in Friuli Venezia Giulia e 180 milioni in Veneto. La raccolta totale è in crescita del +4,2% rispetto al fine anno e si attesta a 17,9 miliardi di euro: in particolare la componente gestita è cresciuta del +5,7% sul fine anno, a 6,8 miliardi di euro. —
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