Friuli Venezia Giulia e Veneto, alleanza per i mercati esteri
Finest e le due Regioni stringono un patto per l’internazionalizzazione delle imprese. Bini: «Sostegno alle piccole aziende». Minon: «Focus sulla digitalizzazione»
PADOVA. Mentre altrove di sinergie si parla, tra Veneto e Friuli Venezia Giulia la collaborazione esiste.
La macro-area economica dialoga fitto, e trova le sue ragioni nella forza delle migliaia di piccole e medie imprese che costituiscono, qui più che mai, la spina dorsale dell’economia locale e che si preparano a dare una spallata alla crisi, pronte a crescere anche oltre confine.
Non a delocalizzare, ma a internazionalizzare.
Una vocazione, per certi versi una necessità, che le istituzioni regionali avevano intuito ante Covid, muovendo i primi passi per arrivare a una progettualità comune già nel 2019 e che oggi trova risposta nel progetto «Sistema Nordest per l’internazionalizzazione» presentato ieri nella digital room della fiera di Padova.
Si tratta di un ricco programma d’iniziative comuni, coordinato da Finest spa, che durante la presentazione di ieri ha raccolto in diretta anche l’adesione della Provincia di Trento, annunciata durante il suo intervento da Achille Spinelli, assessore allo Sviluppo economico, Ricerca e Lavoro della Provincia autonoma: «Il Trentino è lieto di poter aderire a questa alleanza strategica che porterà mutui benefici e consentirà alle tre regioni di massimizzare il proprio impegno a sostegno dell’internazionalizzazione delle aziende».
Le risorse a disposizione per il 2021, pari a 300 mila euro, consentiranno di avviare le prime attività, tra cui la realizzazione di un progetto di comunicazione digitale per 26 imprese, cicli formativi professionali dedicati alle competenze digitali, iniziative di conoscenza dei mercati esteri e infine visite commerciali, sia fisiche che virtuali.
«Il tema della digitalizzazione e di un efficace presidio dei mercati anche a distanza è il fil rouge della maggior parte delle iniziative previste per il 2021» ha spiegato Alessandro Minon, presidente di Finest, società che come detto avrà la regia del progetto, cui partecipano oltre, alle due Regioni, anche Unioncamere Veneto con il presidente Mario Pozza, la Camera di Commercio e Industria della Serbia in Italia, la Camera artigianale croata – Camera artigianale della Regione Istriana, la Camera di Commercio di Treviso e Belluno e Venicepromex.
Buona l’accoglienza dell’iniziativa a giudicare dalle numerose imprese collegate all’evento di lancio. Quasi 200. «Ci dicono che il progetto è vincente - ha esordito l’assessore alle Attività produttive del Friuli Venezia Giulia, Sergio Emidio Bini -. Ora abbiamo davanti una grande sfida: aiutare le nostre imprese, caratterizzate per le dimensioni prevalentemente micro, piccole e medie, ad approcciare il mercato internazionale con la dovuta preparazione e il necessario supporto tecnico».
“Insieme“ è la parola d’ordine. «Oggi Veneto e Friuli Venezia Giulia – ha dichiarato dal canto suo l’assessore veneto al Commercio estero Federico Caner - si presentano come una realtà unita e coesa per affrontare insieme le sfide del futuro e per ribadire che il “Triveneto”, oltre che una zona geografica, è sempre più un’area economica integrata. La finalità del progetto - ha proseguito Caner - è fare incontrare le aziende del Friuli Venezia Giulia, del Veneto e del Trentino con imprenditori serbi e croati per un interscambio su un raggio più ampio, dall’Adriatico al Danubio e oltre. C'è bisogno - ha concluso - che le istituzioni continuino a fare la loro parte, dando un quadro normativo coerente e fornendo assistenza a quelle imprese che si sentono parte di questo percorso comune».
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