Generali fonda il Club degli azionisti e punta a fidelizzare gli investitori retail
Catalano, segretario del cda della compagnia del Leone: «Più conoscenza del gruppo e senso di appartenenza»
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«Vogliamo far crescere la conoscenza e il senso di appartenenza a Generali non solo come azionisti, ma anche come gruppo con tante sfaccettature e campi di azione, anche al di là degli aspetti puramente di business».
Così Giuseppe Catalano, che nella compagnia triestina è segretario del consiglio d’amministrazione, nonché head of corporate affairs del gruppo, presenta il Club degli Azionisti, che vede la luce questa mattina all’auditorium della Torre Generali a Milano. L’appuntamento, al quale prenderanno parte – tra gli altri – il presidente del Leone, Andrea Sironi, e il ceo, Philippe Donnet, si svolge dalle 11 alle 12.30 e può essere seguito via streaming direttamente dal sito Generali.com.
«Io per primo, quando sono entrato nel gruppo dieci anni fa, non sapevo che nel perimetro del gruppo c’erano anche Europ Assistance e la più grande società agricola italiana come Genagricola», racconta Catalano. «Dunque il Club può rivelarsi uno strumento utile a investitori e piccole e medie imprese, per offrire loro un punto di incontro nel quale condividere risultati, storie e valori».
Lo scopo principale dell’iniziativa è offrire agli azionisti iscritti l’informazione rispetto alla visione, alla strategia e alle iniziative del gruppo Generali, favorendo la loro la partecipazione attiva alla vita della compagnia, anche sulla base del principio dell'agire informato. Un tema particolarmente caldo in vista dell’assemblea che si svolgerà l’8 maggio e che – tra le altre cose – sarà chiamata a votare per il rinnovo dei vertici societari.
Un appuntamento particolarmente sentito a Trieste, dove vi è una vasta schiera di cittadini-azionisti, i quali dal Covid in poi hanno dovuto rinunciare con rammarico alla presenza in assemblea, stante la scelta di svolgere l’assise da remoto, con la presenza del legale rappresentante.
«Quest’anno si torna in presenza», dice Catalano e si tratta di un altro passo che sta a indicare l’attenzione verso la sensibilità degli investitori retail, la cui quota è calata sensibilmente negli ultimi anni e attualmente costituisce poco più del 19% del capitale, quota che sale a circa il 25% considerando anche le piccole e medie imprese collegate agli investitori retail. A questo proposito va ricordato che, in quasi 200 anni di storia, il Leone ha sempre avuto una componente di azionisti privati molto rilevante, più di quasi tutte le altre società quotate italiane. Si tratta di soggetti diversi, che vanno da proprietari di piccole aziende a risparmiatori privati agli ex dipendenti che hanno scelto di rimanere investitori. I titoli della compagnia tutt’ora sono considerati da tanti un investimento di lunghissimo periodo, complice la tradizionale generosità delle cedole.
«Inizialmente il Club interesserà gli azionisti di un certo peso, che abbiamo avuto modo di conoscere, per poi ampliarsi progressivamente man mano che la struttura andrà consolidandosi e verrà conosciuta», racconta ancora Catalano. La struttura può contare su una piattaforma online dedicata, dove si può accedere a news, informazioni sul programma e a iniziative esclusive a dedicate agli iscritti.
Il Club nasce dalla collaborazione di diverse realtà del Gruppo, tra cui: Arte Generali, Banca Generali, Europ Assistance, Generali Italia, Generali Jeniot, Le Tenute del Leone Alato, Generali Welion e una speciale collaborazione con The Human Safety Net, movimento di persone che aiutano persone, al sostegno di famiglie con bambini tra zero e sei anni e di rifugiati che vivono in condizioni di vulnerabilità. — © RIPRODUZIONE RISERVATA
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