Generali, il faro Consob sul prestito Mediobanca. E Caltagirone fa i nomi
Atteso il pronunciamento sulla mossa di Piazzetta Cuccia. Prime indiscrezioni sulla lista “lunga” dell’ex pattista in vista dell’assemblea
TRIESTE. Anche se in maniera meno eclatante rispetto a qualche settimana fa, continua lo scontro per la conquista di Generali, con il coinvolgimento di carte bollate e autorità di settore. Nei prossimi giorni la Consob dovrebbe pronunciarsi sul prestito titoli ottenuto da Mediobanca che potrebbe risultare decisivo nell’assemblea del 29 aprile. Infatti piazzetta Cuccia può aggiungere il 4,42% preso in prestito (dietro pagamento di interessi) al 12,84% detenuto direttamente e all’1,44% di De Agostini (che sta dismettendo la posizione, ma conserva il diritto di voto) per un ammontare del 18,7%. Quanto all’altro fronte, Caltagirone-Del Vecchio e Fondazione Crt a fine giugno avevano raggiunto il 16,3%, ma l’uscita dal patto dell’imprenditore romano ha fatto venire meno gli obblighi di comunicazione in caso di acquisto di nuovi titoli. Questo significa che potrebbero ora aver raggiunto o superato la cordata Mediobanca. Lo si scoprirà in assemblea, quando si paleseranno anche i voti dei fondi e della clientela retail. Intanto la Consob dovrà pronunciarsi sulla legittimità del prestito titoli, che è una prassi diffusa a livello internazionale senza l’adozione di una specifica normativa, con l’eccezione dei paesi anglosassoni in cui tale tema è regolamentato. E proprio per questa ragione l’Isla (International Securities Lending Association) avrebbe inviato una missiva a Mediobanca ricordando che l’utilizzo del prestito titoli sulle azioni Generali al solo scopo di influenzare la riconferma del cda è vietato. Un’iniziativa che non ha comunque rilevanza giuridica dato che il rinnovo delle cariche del Leone ricade esclusivamente sotto la legislazione italiana. Intanto Caltagirone tra oggi e domani dovrebbe sciogliere la riserva sulla lista per il rinnovo del board. Molto probabilmente punterà su una lista lunga per tentare di conquistare la maggioranza in sede assembleare. Rumors sempre più insistenti indicano come possibile primo nome – e quindi candidato alla presidenza – quello del banchiere Claudio Costamagna, ex Goldman Sachs, mentre sembrano in discesa le quotazioni di Patrizia Grieco, attuale presidentessa del Monte dei Paschi di Siena, che sarebbe comunque in lista. Quanto alla carica di ceo, il nome in pole è quello di Diego De Giorgi, già a capo dell’investment banking globale di Bank of America - Merrill Lynch, molto apprezzato anche da Leonardo Del Vecchio e con un'elevata reputazione sul mercato. Il resto della lista potrebbe essere composto da nomi riconducibili a mr.Luxottica, a Caltagirone e a Fondazione Crt, magari nuovi rispetto a quelli espressi nell’ultimo mandato per mandare al mercato un segnale di rinnovamento, concetto sul quale insistono da tempo gli ex-pattisti.
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