Generali, il nuovo Cda compatto solo su Sironi. Donnet eletto a maggioranza
Il Consiglio di amministrazione si spacca sulla nomina dell’Ad. Un bocconiano al posto di Galateri: «Trieste mi affascina»
TRIESTE. É stato un voto che ha cristallizzato in parte le tensioni degli ultimi mesi ma che apre un nuovo capitolo nella storia delle Generali. Philippe Donnet è stato confermato dal nuovo cda ceo Group di Generali col voto contrario, secondo fonti finanziarie, dei consiglieri Francesco Gaetano Caltagirone e Flavio Cattaneo. Il cda resta spaccato fra due fronti. Astenuta Marina Brogi. Il nuovo presidente del Leone Andrea Sironi è stato invece eletto all'unanimità dal board dando forza al suo ruolo di mediazione e di garante fra i grandi soci dopo gli scontri di questi mesi.
Ieri il cda ha varato anche due nomine interne che valorizzano il management. Fabio Cleva, che vive a Trieste, è il nuovo Head of Investor, responsabile delle relazioni con gli investitori, analisti e agenzie di rating del Gruppo al posto di Giulia Raffo che è stata nominata Chief Financial Officer di Generali Country Italia. Confermate per Donnet tutte deleghe precedenti e il ruolo di amministratore incaricato del sistema di controllo interno e gestione dei rischi. Un successivo cda si occuperà delle nomine nei comitati consiliari: sarà quello un test importante per capire gli spazi di riconciliazione. Varate anche due nomine interne: tutte scelte che valorizzano il management. Fabio Cleva, che vive a Trieste, è il nuovo Head of Investor, responsabile delle relazioni con gli investitori del Gruppo al posto di Giulia Raffo, nominata Chief Financial Officer di Generali Country Italia. Raffo subentra a Cristina Morgan che lascia la compagnia dopo oltre 30 anni.
Alla presidenza arriva uno studioso delle istituzioni finanziarie e grande esperto di governance, già presidente di Borsa Italiana, appassionato di vela, sensibile al mondo della ricerca e della solidarietà sociale (è presidente dell’Airc, l’associazione per la ricerca contro il cancro). Sironi, 58 anni il prossimo 13 maggio, nelle poche parole spese per inaugurare il nuovo corso, ha sottolineato che si è chiusa «una fase molto delicata» e ora è necessario che ognuno si dedichi «all’obiettivo comune dell’interesse» del gruppo triestino e di essere intenzionato, per questa ragione, a «fare tutto il possibile per rappresentare al meglio tutti gli stakeholders». Il nuovo presidente, bocconiano doc, conosciuto per pazienza e doti di mediazione, prende così il testimone di Galateri che ieri è stato nominato presidente della Fondazione Generali The Human Safety Net Onlus.
Sironi, professore e rettore universitario è stato a 48 anni il più giovane presidente della Bocconi dopo Mario Monti che lo è divenuto a 46. Attualmente è vice presidente e docente nel dipartimento di Finanza dove insegna dal 1994. Ha collaborato e scritto due testi accademici importanti con il premio Nobel per l’Economia Edward Altman, massimo esperto mondiale del rischio di credito, noto per l'elaborazione della formula che calcola le probabilità di fallimento per le aziende quotate in Borsa. Fra le attività di ricerca di Sironi ci sono la misurazione e la gestione dei rischi nelle istituzioni finanziarie e la regolamentazione dei mercati. Nel board Generali troverà anche Clara Furse, la prima donna a essere presidente del London Stock Exchange di cui Sironi come presidente di Borsa Italiana è stato membro del cda fino all’acquisizione da parte di Euronext. Appassionato velista, con la sua Anita, una Hanse 505,nel 2018 ha attraversato per due volte l’Atlantico. Una passione che lo potrebbe vedere in futuro partecipare per la prima volta alla Barcolana. Ha visitato Trieste alcune volte: «Città splendida che mi ha sempre affascinato e voglio approfondire questa conoscenza», ha detto. Sironi dopo avere lasciato il cda di Intesa, il 27 aprile scorso si è dimesso dalla presidenza della Borsa Italiana innescando un giro di nomine tutto “triestino”. Infatti al suo posto è stata nominata la presidente di Allianz Spa (che ha base a Trieste), Claudia Parzani sostituita al vertice della filiale italiana del colosso di Monaco da Sergio Balbinot.
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