Generali punta a distribuire 7 miliardi di dividendi: ecco il nuovo piano del Leone

“Generali ha raggiunto e superato con successo gli obiettivi finanziari del nostro piano pur in un complesso contesto a livello globale” ha detto il ceo Philippe Donnet

Roberta Paolini

In tutto oltre 7 miliardi di dividendi e l’impegno a riacquistare almeno 1,5 miliardi di azioni proprie, compresi i 500 milioni del piano di buyback che verrà avviato nel 2025. Il rendimento per gli azionisti è uno dei punti chiave del nuovo piano di Generali che verrà presentato oggi a Venezia, nella magnifica sede storica delle Procuratie Vecchie in Piazza San Marco.

“Generali ha raggiunto e superato con successo gli obiettivi finanziari del nostro piano ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’ pur in un complesso contesto a livello globale. Intendiamo ora accelerare il perseguimento dell'eccellenza con l’obiettivo di guidare un’ulteriore crescita degli utili e della generazione di cassa, puntando alla crescita a doppia cifra del dividendo per azione che porti, nell'arco del piano” afferma il group ceo Philippe Donnet.

Fondata sulla solida piattaforma costruita fin dal 2016 e sul superamento di tutti i principali target finanziari del piano 2022-24, la nuova strategia di Generali, si legge nella nota, “è focalizzata sul guidare l'eccellenza nelle relazioni con i clienti, nelle competenze core del business assicurativo e dell’asset management e nel suo modello operativo”.

Il piano punterà inoltre a una crescita sostenuta della generazione di cassa, con flussi di cassa netti attesi superiori a 11 miliardi (2022 - 24 prev.: ca. € 9,5 miliardi), supportati da circa 14 miliardi di rimesse dalle controllate; inoltre, il Gruppo punterà a una generazione normalizzata di capitale superiore ai 14 miliardi in arco di piano.

“Grazie al nostro piano ‘Lifetime Partner 27: Driving Excellence’ miglioreremo ulteriormente l'eccellenza nelle nostre relazioni con i clienti, nel nostro modello operativo di Gruppo e nelle nostre competenze chiave. Investiremo in AI, nuove tecnologie e nella formazione delle nostre persone per cogliere le opportunità che derivano dai trend emergenti, dalle aspettative dei clienti in continuo cambiamento e da un contesto di mercato in rapida evoluzione.

La combinazione della nostra leadership nel settore Danni e Vita con la nostra piattaforma globale di Asset Management – che potrebbe ulteriormente essere trasformata dalla nostra proposta di partnership con BPCE – rappresenta un potente fattore distintivo che può creare significativo valore” ha aggiunto Donnet.

Tra gli investimenti sono previsti 1,2/1,3 miliardi di risorse cumulate per investimenti in Intelligenza Artificiale e tecnologia

Oltre 3 miliardi sono destinati a piani di riacquisto di azioni proprie ed altre modalità di allocazione del capitale (come l’M&A). Il Gruppo si impegna a realizzare, annualmente, un piano di riacquisto di azioni proprie pari ad almeno 500 milioni, con l'importo da valutare all'inizio di ogni anno. 

Il Leone, si legge ancora, valuterà le opportunità di M&A con un approccio rigoroso e disciplinato, confrontando inoltre ogni potenziale operazione con i piani di riacquisto di azioni proprie. L’allocazione interna di capitale a supporto della crescita del business e di iniziative strategiche è attesa tra i 500 e i 700 milioni.

“Generali oggi è più forte che mai e continuerà a creare valore per tutti gli stakeholder”. Così Il Ceo Donnet in conference call con le agenzie presentando il nuovo piano industriale delle Generali. Riguardo l’M&A, Donnet ha sottolineato che il gruppo avrà “una forte disciplina e dopo l'acquisizione di Mgg e considerando Natixis, il focus sarà sull'integrazione e sull'implementazione del piano".

Il nuovo business plan – ha indicato il Cfo Cristiano Borean sempre in call – destina circa 1,5 miliardi per attività di M&A, anche se come sempre verrà utilizzata flessibilità.

Uno dei cardini del piano sarà la solida relazione di Generali con i suoi clienti e la grande forza distributiva. Con una rete di 221.000 distributori, inclusi 164.000 agenti, che servono 71 milioni di clienti, il Leone è al vertice del settore nei segmenti Retail e PMI nell'Europa continentale e ha una presenza scalabile in selezionati mercati ad alto potenziale in Asia e America Latina. 

Tra i target economici una crescita media composta annua del 6% nel ramo Danni, un combined ratio del 94,5%, una raccolta netta nel Ramo Vita di 25/30 miliardi.

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