Gli Hotel del Nordest nel mirino degli stranieri: più di un miliardo di euro di investimenti
Venezia è la città in grado di calamitare il maggior interesse. Nel primo trimestre 2021 rilevate operazioni per 100 milioni
VENEZIA. Negli ultimi due anni il settore alberghiero nel Nordest ha registrato operazioni per oltre 1,2 miliardi di euro, 100 milioni nel primo trimestre 2021, 413 milioni nel 2020 e 718 milioni nel 2019. In termini di volume di investimenti per città, a dominare negli ultimi due anni e mezzo è stata Venezia, che da sola ha assorbito il 76 per cento degli investimenti registrati, e in seconda posizione Trieste con il 17% del totale degli investimenti.
L'analisi è stata effettuata dal Gruppo Gabetti per Nordest Economia. Dal punto di vista degli investimenti capital market nel settore alberghiero, Venezia rappresenta la città maggiormente dinamica dell'area Nordest, seguita dall'emergente Trieste. In quest' ultima, si segnala l'acquisto, nel quarto trimestre 2020, del Palazzo Compartimentale da parte di JP Immobilien, sarà ristrutturato per diventare un grande hotel.
In generale il settore alberghiero nell'area Nordest ha registrato nel 2020 un fisiologico calo delle operazioni dovuto all'emergenza Covid: il totale ha di poco superato i 400 milioni di euro, a fronte di oltre 700 milioni di euro nel 2019. Nel primo trimestre del 2021, però, il volume totale è stato pari a 100 milioni di euro. Questo risultato è in aumento rispetto sia al volume del primo trimestre 2020 (19 milioni di euro), sia a quello del primo trimestre 2019 (18 milioni).
La crescita del primo trimestre del 2021 è dovuta a un'unica operazione riguardante l'acquisto del Baglioni Hotel Luna a Venezia da parte di Reuben Brothers, gruppo inglese tra i leader mondiali nel private equity, negli investimenti in real estate e nel venture capital.
Covivio in manovra
Tra le principali operazioni che si sono registrate nel 2020, si segnalano due hotel a Venezia facenti parte di un portafoglio di otto hotel di lusso operanti con il marchio "The Dedica Anthology" acquistati da Covivio (società immobiliare francese) e affittati a NH. Si segnala anche il Bauer Hotel che, sempre a Venezia, dopo essere stato acquistato 2019 dall'holding finanziaria lussemburghese Blue Skye, passa nuovamente di mano nel 2020 al gruppo immobiliare austriaco Signa per un valore pari a 250 milioni di euro. Nel 2019 i principali investimenti hanno riguardato il Complesso alberghiero di via Ca' Marcello a Venezia Mestre sviluppato dall'austriaca MTK e acquistato dai tedeschi di Deka Immobilien e il complesso turistico di Portopiccolo a Trieste acquistato da H.I.G Capital (società di investimento in private equity e alternative asset con sede a Miami) e dall'italiana Investire Sgr.
«Dal 2019 a oggi, l'immobiliare ricettivo nel Nordest ha registrato operazioni per oltre 1,3 miliardi di euro (oltre 30 immobili), a dimostrazione della dinamicità di questa asset class in un'area che vanta una tra le maggiori concentrazioni di presenze turistiche d'Italia», spiega Tommaso Santini, Strategic Advisor del Gruppo Gabetti.
Negli ultimi tre anni, dal punto di vista della provenienza dei capitali, gli investitori stranieri, in particolar modo europei, risultano gli operatori più attivi sul mercato (89% del totale). Primeggiano soprattutto inglesi e austriaci.Il 2020 è stato ovviamente contraddistinto da una flessione fisiologica del comparto hotellerie, ma la sola responsabilità è attribuibile all'emergenza sanitaria. «Il mercato lascia quindi spazio all'ottimismo: basti pensare alle recentissime vendite di due hotel a Venezia (Bonvecchiati e Santa Marina), alle circa 1.000 camere del portafoglio Enpam ad Abano Terme e infine alla cessione del Palazzo Compartimentale a Trieste da parte di Ferrovie dello Stato, edificio che sarà oggetto di uno sviluppo a prevalente destinazione d'uso ricettiva da parte di investitori austriaci» prosegue Santini.
Nel Nordest la maggior concentrazione di investimenti nell'hotellerie si registra a Venezia con circa un miliardo di euro di deal negli ultimi due anni, seguita da Trieste che si dimostra una piazza d'interesse per gli investitori europei (15%).
Gabetti a Trieste e Venezia
Alessandro Zanetti, Relationship manager Gabetti e responsabile Agency Veneto aggiunge che proprio a seguito del forte interesse che l'area del Nordest sta suscitando negli investitori stranieri e non, e la dinamicità del suo sistema ricettivo, il Gruppo Gabetti ha potenziato la propria sede territoriale ubicata a Padova inserendo professionisti con esperienze nel settore dell'hospitality, aprendo inoltre un presidio strategico anche sulla città di Trieste.
«Il Nordest si conferma sempre di più un'area strategicamente economica per l'Italia e puntare su di essa è per noi una carta vincente» conclude Zanetti.Secondo i dati del Comune di Venezia, rielaborati da Gabetti Agency, per esempio lo stock di strutture ricettive nel centro storico di Venezia è caratterizzato da oltre 300 hotel di cui 116 sono 4 e 5 stelle (oltre 6.000 camere) mentre 188 sono da 3 a 1 stella (circa 3.900 camere). I valori delle camere oscillano da 150 mila a oltre 1 milione di euro, a seconda della location e delle caratteristiche del building, tra le quali pregio e dimensione. L'interesse degli investitori è rivolto ad acquisizioni di strutture 4 e 5 stelle destinate a essere gestite da grandi catene.
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