I Benetton dividono l’impero del mattone con un sorteggio

Non avrebbero usato un’urna, nessuna estrazione a sorte tipo pesca di beneficenza, con una bolla di vetro contenente palline al cui interno scritto: “Hai vinto il palazzo sugli Champs Elysée a Parigi”, oppure “Il Fondaco dei Tedeschi a Venezia” o “Piazza Augusto Imperatore a Roma”. No, la famiglia Benetton, per suddividere quel pezzo del suo impero immobiliare giudicato non più strategico, 900 milioni di euro più o meno, si è semplicemente rivolta a dei consulenti.
I quali però hanno seguito per l’appunto la legge del caso, con che metodo resta un mistero, chissà se si sono affidati alla suddetta bolla o magari all’Intelligenza Artificiale. Fatto sta che, in nome dell’assoluta terzietà, hanno assegnato i diversi palazzi ai quattro rami della famiglia: a Luciano, Alessandro Benetton e fratelli, agli eredi di Carlo, a Sabrina figlia di Gilberto, a Giuliana e ai suoi figli.

I consulenti, ça va sans dire, hanno dovuto seguire anche delle regole, ovvero creare quattro pacchetti equivalenti, compensando da una parte o dall’altra con liquidità, dove i valori dei diversi immobili rischiavano di non essere allineati.
Un potentato così vasto, articolato e prezioso anche (ci sono palazzi di sconfinata bellezza) non sarebbe mai stato divisibile in maniera pacifica, neanche nella più armoniosa delle famiglie. E allora i quattro rami, in nome della ritrovata unione, hanno scelto di far decidere un terzo e gli hanno chiesto di farlo rispettando equità dei valori e con un processo in totale trasparenza. Al di fuori dei pacchetti sono rimasti, invece, i negozi della rete United Colors. Il cuore immobiliare dell’impero dei maglioni colorati che, per altro, sono la parte più consistente dell’ampio portafoglio di stabili. Una quota che dovrebbe aggirarsi attorno al 50/60 per cento per circa 1,1 miliardi.

Edizione Property possedeva un patrimonio di immobili di prestigio oltre al già citato Fondaco dei Tedeschi a Venezia, l'immobile a Place de l'Opéra a Parigi e quello in piazza Augusto Imperatore a Roma, ora trasformato in un hotel di lusso Bulgari. Sempre a Roma c’è l'edificio tra la stessa piazza e via del Corso che dovrebbe ospitare uffici e spazi retail, a Milano corso di Porta Vittoria 16 e largo Toscanini 1, a Firenze il palazzo della Borsa delle Merci, a Venezia anche l'isolato del Ridotto dove la società possiede spazi retail e l'hotel Monaco e Grand Canal, lo stabile a Cortina.
La divisione del mattone di casa Benetton non era tuttavia un mero calcolo di valori contabili, ma un'apertura sul mondo anche artistico ed emozionale che circonda i tesori della dinastia. La divisione ha fissato un valore netto di 220 milioni di euro per ogni ramo, garantendo una distribuzione equanime.
Non è stato un compito facile, specialmente per il fatto che si tratta di immobili, con valori certificati in modo differente e in date non allineate, per questo l’utilizzo di leve di compensazione, sia sotto forma di debito che di liquidità, è stato cruciale per raggiungere l'equilibrio.

Dietro ai numeri e alle transazioni c'è poi l’anima delle diverse holding che compongono un mosaico di quattro soggetti con approcci differenti nella gestione e preservazione del valore. La divisione, perfezionata dopo l'estate, è stata concepita, infatti, con uno scopo chiaro: permettere ai membri della famiglia di perseguire le proprie strategie imprenditoriali, offrendo loro la libertà di gestire o valorizzare i loro beni.

Il patrimonio immobiliare, storicamente custodito in Edizione Property, è un tesoro di oltre 227mila metri quadri in 13 Paesi, 97 immobili, ricavi nel 2022 a 46,2 milioni e un valore di 2,1 miliardi.
Il 18 di maggio è stato redatto il progetto di scissione della società. L’atto, depositato in Camera di Commercio il 24 di maggio, ha previsto la scissione parziale proporzionale di Edizione Property a favore di quattro newco beneficiarie, denominate Edizione Prima, Edizione Seconda, Edizione Terza ed Edizione Quarta, integralmente possedute dalla cassaforte di Ponzano ed una seconda scissione a favore delle quattro società con assegnazione di compendi patrimoniali.

A Edizione Prima (ramo di Luciano e Alessandro) è stato assegnato il cosiddetto Augusto Imperatore I, a Roma. Il Fondaco dei Tedeschi a Venezia e l’immobile di Cortina in Corso Italia a Edizione Seconda (ramo di Sabrina Benetton). Il palazzo in Avenue degli Champs Élysées 66 a Edizione Terza (afferente al ramo di Giuliana Benetton e figli) e infine il cosiddetto Isolato Ridotto, in San Marco a Venezia che include tra l’altro l’Albergo Monaco e Gran Canal, La Volta dei Mercanti a Firenze e il Relais Monaco a Ponzano vanno invece nel portafoglio di Edizione Quarta (eredi di Carlo Benetton).
Riproduzione riservata © il Nord Est