«Il patrimonio delle Bcc in Fvg è solido e resta blindato in regione»
Luca Occhialini riconfermato presidente dell’Associazione delle banche di credito cooperativo del Fvg

«Quello delle Bcc è un patrimonio solido che resta blindato in Friuli Venezia Giulia»: Luca Occhialini, riconfermato nell’ultima assemblea per i prossimi tre anni presidente dell’Associazione delle banche di credito cooperativo del Fvg, rivendica forza e autonomia del sistema delle Bcc in regione.
L’assemblea ha anche nominato vicepresidente Lorenzo Sirch, presidente della Banca di Udine Credito cooperativo, che subentra al presidente di CrediFriuli Luciano Sartoretti. Occhialini guida un movimento capace di sviluppare in Fvg, secondo i numeri del bilancio consolidato 2023, una potenza di fuoco pari a 8,51 miliardi di impieghi e 5,16 milioni in iniziative sociali: «Siamo nati come casa comune delle Bcc – spiega Occhialini– e come strumento di identità, istituzionale e di rappresentanza del credito cooperativo nel territorio, sia a livello locale, che regionale e nazionale. Siamo una forza regionale autonoma».
Una casa comune divisa in due anime: quattro istituti appartenenti al Gruppo Bancario Iccrea e quattro al Gruppo Bancario Cassa Centrale. Una divisione industriale che «non ha modificato la nostra missione associativa come rappresentanti del mondo della cooperazione nel credito a livello regionale».
I numeri 2023 parlano di un balzo dell’11,31% della raccolta globale a 16,5 miliardi e un patrimonio di 1,3 miliardi (+9,52%) capace di generare un balzo del 42% degli utili a quota 156 milioni. Un anno d’oro per le banche anche per l’effetto degli aumenti dei tassi: «I nostri bilanci negli ultimi 60 anni sono sempre stati positivi. Il patrimonio è cresciuto in modo esponenziale e si è formato grazie alla clientela e ai nostri 90.220 soci a conferma di un legame stretto con il territorio. Stiamo parlando di un patrimonio che deve restare blindato in questa regione». Le Bcc, spiega Occhialini, in regione hanno un impatto economico rilevante con il 45% nelle attività immobiliari, il 40% delle attività agricole e il 41% delle imprese artigiane che si sono rivolte al credito cooperativo. Il panorama delle Bcc intanto ha subìto una serie di trasformazioni. Lo scorso anno le banche associate (223 sportelli in 44 Comuni) sono scese da nove a otto in seguito alla fusione tra la BancaTer di Udine e la FriulOvest Banca di Pordenone che ha dato vita alla nuova Banca 360 Fvg con sede a Pordenone. La Bcc di Staranzano e Villesse è diventata Banca di Credito Cooperativo della Venezia Giulia con sede a Trieste.
Spiega Occhialini: «Il sistema cooperativo del credito resta fondamentale per la crescita dell’economia anche per la nostra vicinanza nel supportare aziende e famiglie a fronteggiare le difficoltà dopo le recenti turbolenze economiche». Secondo un report dell’Ufficio Studi & Ricerche della Fisac Cgil, sono stati oltre 5 mila gli sportelli bancari definitivamente chiusi negli ultimi cinque anni, pari a più del 20% del totale. Un fenomeno di desertificazione bancaria che -sottolinea Occhialini- non ha investito le Bcc regionali che vanno in direzione opposta al trend nazionale: «Vogliamo restare vicino alle persone. Mentre le grandi banche nazionali chiudono gli sportelli noi invece abbiamo aumentato il numero dei dipendenti che oggi sono 1.619 con 76 nuovi ingressi». Lo stesso dato sugli impieghi, sebbene abbia registrato un incremento contenuto pari a 8,51 miliardi (+ 3,72%), è decisamente superiore al dato nazionale dell’intero sistema bancario: «Nelle Bcc non c’è stata stretta al credito per imprese e famiglie che anzi è cresciuto anche in periodi difficili sul piano economico come quello che stiamo attraversando a causa della crisi geopolitica e dei conflitti in Ucraina e Medio Oriente. La nostra attività caratteristica non ne ha risentito. Ci attendiamo a giugno una inversione nella curva dei tassi in grado di riattivare gli investimenti nel tessuto imprenditoriale della nostra regione. Ne potranno beneficiare anche le famiglie con una prevedibile ripresa dei mutui per l’acquisto della casa».
Una missione specifica del sistema cooperativo è poi quella nella formazione: «Abbiamo destinato oltre 5 milioni in aiuti sul territorio. Voglio ricordare il nostro sostegno all’accademia itinerante Metal 5.0 relativa al settore della metallurgia, della meccatronica e dell’informatica, con il coinvolgimento di numerose aziende del settore ».
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