In Friuli Venezia Giulia 500 coop, gli addetti superano quota 22 mila

Il valore della produzione nel 2023 è salito a 1,34 miliardi di euro, in accelerazione del 5,8%. Tra le province Udine e Pordenone fanno la parte del leone

Maurizio Cescon

In Friuli Venezia Giulia operano 500 cooperative nei più svariati settori, dall’agricoltura al sociale, dal turismo al credito.

E 17 sono le cooperative nate nel corso del 2024, anno in cui gli addetti hanno superato quota 22 mila, per la precisione 22.404, mentre i soci sfiorano i 155 mila.

La provincia dove la presenza di coop è più diffusa è quella di Udine con 248 realtà, segue Pordenone con 120 (ma con il numero maggiore di dipendenti, pari a 10.134), Trieste con 81 e Gorizia con 51.

Il valore della produzione complessivo (dato relativo alla chiusura dei bilanci 2023) è stato pari a 1 miliardo 344 milioni di euro, in aumento del 5,8% rispetto all’anno precedente. Una fetta importante dell’economia regionale, dunque, assicurata da una moltitudine di attività molto radicate nel tessuto sociale della regione.

Conti e personale

Si è confermata la crescita dei ricavi nel settore cooperativo che, nel 2023, ha segnato un +5,8% rispetto all’anno precedente, facendo meglio della media italiana (+4,1% di incremento è il dato nazionale).

Confcooperative Fvg ha diffuso i dati elaborati annualmente dal proprio Ufficio studi. Cifre che riguardano 500 imprese, quasi 155 mila soci, 22.404 addetti e un valore alla produzione di 1,34 miliardi di euro.

Il monte salari pagato dalle cooperative aderenti all’organizzazione in Friuli Venezia Giulia, ha raggiunto i 537 milioni di euro, in crescita del 3,5%. Vale a dire 24 mila euro lordi per ciascuno dei 22.404 dipendenti.

I 204 milioni di euro, invece, pagati a lavoratrici e lavoratori delle cooperative sociali (22.200 euro lordi annui di media) rappresentano quasi il 40% del totale, seguiti dal settore del credito. Un dato ancora al netto dei diversi adeguamenti contrattuali che si sono succeduti negli ultimi mesi.

il dettaglio per provincia

A Gorizia sono 51 le coop aderenti al 31 dicembre 2024. Nel territorio isontino i soci sono 10.284, gli addetti sono 838, con netta prevalenza di quelli del credito e del sociale.

I ricavi delle cooperative isontine, Banche di credito cooperativo escluse, ammontano a 55,6 milioni di euro, per il 48,5% prodotte dalle sociali. A Pordenone sono attive 120 coop.

Nella Destra Tagliamento gli occupati sono 10.134, più della metà dei quali grazie alla presenza a Morsano della più grande coop culturale d’Italia, la Esibirsi, con soci in tutto il territorio nazionale.

I ricavi ammontano a 634 milioni di euro, con netta prevalenza del settore agricolo che pesa per il 78% (504 milioni) del totale, grazie alla presenza di alcuni dei più importanti player.

A Trieste aderiscono a Confcooperative 81 realtà con 2.811 dipendenti e ricavi per 103 milioni, concentrati soprattutto nell’ambito sociale (70 milioni di euro di fatturato).

Udine è il territorio dove la presenza delle coop è più diffusa: 248 le aderenti a Confcooperative, con ricavi aggregati per 542,5 milioni e 8.621 addetti, mentre i soci sono più di 49 mila. In termini occupazionali è al primo posto la cooperazione sociale con 4.838 addetti, seguita dalle cooperative di lavoro e servizi (2.384).

In termini di ricavi il confronto è più equilibrato con 193,6 milioni di euro per le sociali e 184,5 per lavoro e servizi. Tra il 2013 e il 2023 l’occupazione complessiva per le cooperative aderenti a Confcooperative nella nostra Regione è passata da 20.553 ai 22.404 attuali, con una crescita del 9%.

Scarsità di manodopera

«Le imprese cooperative in regione continuano a crescere - afferma il segretario generale dell’associazione Nicola Galluà –, ma aumento dei costi aziendali e difficoltà di reperimento di figure professionali sono fattori che incidono negativamente sulle potenzialità di tante imprese. Secondo un’indagine di Confcooperative, infatti, il 47% delle imprese aderenti ha indicato la scarsità di manodopera qualificata come il principale ostacolo allo sviluppo, ma l’appeal delle coop è ancora attuale, anche per i giovani». —

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