Intesa, al via supporto a imprese che esportano in Ucraina e Russia

La prima è relativa al finanziamento a 18 mesi e 6 mesi di pre-ammortamento destinato a coprire il costo delle bollette passate e future. La seconda riguarda la consulenza su copertura dai rischi sulle commodity, in particolare sulla variazione del prezzo dell'energia e del gas, con particolare riferimento a imprese maggiormente esposte

MILANO. Intesa Sanpaolo mette a disposizione nuove misure finanziarie immediate per supportare le piccole e medie imprese energivore e quelle con fatturato derivante in larga parte dall'export, specie verso Russia e Ucraina. Lo straordinario aumento dei "prezzi non solo dell'energia, ma anche delle altre materie prime e l'impatto sul fatturato delle imprese esportatrici, motivano nuove soluzioni finanziarie, destinate alla gestione sia del rischio connesso all'aumento del prezzo di energia e gas, sia dei mancati incassi e della conseguente riduzione di fatturato", spiega in una nota Intesa Sanpaolo. 

Alla luce dell'attuale scenario economico e del contesto internazionale, dell'aumento dei prezzi e del difficile approvvigionamento di materie prime in alcuni settori, con l'obiettivo di supportare i fabbisogni di liquidità per i pagamenti e di garantire la continuità produttiva delle piccole e medie imprese, Intesa Sanpaolo ha messo in campo due misure di supporto alle imprese.

La prima è relativa al finanziamento a 18 mesi e 6 mesi di pre-ammortamento destinato a coprire il costo delle bollette passate e future. La seconda riguarda la consulenza su copertura dai rischi sulle commodity, in particolare sulla variazione del prezzo dell'energia e del gas, con particolare riferimento a imprese maggiormente esposte a tali variazioni (cosiddetti settori energivori: siderurgia, ceramica, cartiere), garantendo coperture graduali per mitigare la volatilità dei prezzi.

Nel contesto della crisi internazionale sono stati predisposti interventi a favore delle imprese esportatrici verso la Russia e l'Ucraina: il valore dell'export verso questi due paesi infatti è di circa 9 miliardi di euro e i settori maggiormente coinvolti sono quelli della Meccanica, della Moda, del Sistema Casa e dell'Agroalimentare.

Il rischio potenziale per questi settori riguarda in particolare la possibilità di non incassare i crediti già maturati e la riduzione del fatturato. In questo quadro le misure di supporto sono: finanziamento, a condizioni agevolate, della durata di 18 mesi -1 giorno, con 6 mesi di pre-ammortamento, per coprire le esigenze di liquidità derivanti dalla crisi attuale; sospensione delle rate (limitatamente alla quota capitale) per i finanziamenti in essere a 24 mesi (36 mesi per le imprese cerealicole).

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