Intesa Sanpaolo non entra in operazioni di acquisizione o fusione, né in Italia né all'estero
Carlo Messina esce dal risoko italiano che vede sul tavolo l’Ops di UniCredit su Banco Bpm, qualla di Mps du Mediobanca e ancora la banca guidata da Andrea Orcel con oltre il 4% di Generali
Intesa Sanpaolo non intraprenderà alcuna operazione di acquisizione o fusione, né in Italia né all'estero. È quanto ha dichiarato il CEO Carlo Messina durante la conferenza stampa in cui sono stati presentati i risultati finanziari del 2024.
"Siamo concentrati - ha spiegato Messina - nella nostra crescita sviluppando le risorse che abbiamo al nostro interno. Al momento non ci sono le condizioni per fare operazioni all'estero e, in Italia, c'è una questione di antitrust". Le dichiarazioni arrivano mentre il gruppo bancario continua a puntare sulla solidità interna e sull'espansione organica piuttosto che su operazioni di grande rilievo esterne.
L'amministratore delegato ha inoltre sottolineato il ruolo cruciale che Intesa Sanpaolo riveste per l'economia italiana, affermando: "Oggi, Intesa Sanpaolo è il vero unico soggetto di sicurezza nazionale finanziaria di questo Paese". Messina ha rivendicato con forza il posizionamento del gruppo, precisando che nessuna delle aziende recentemente menzionate dai media possiede "neppure una frazione" degli asset nazionali di cui dispone Intesa Sanpaolo.
Riguardo alle prospettive economiche, il CEO ha mostrato ottimismo: "Il nostro Paese ha una prospettiva di crescita molto importante, con la possibilità di raddoppiare quella registrata nel 2024". Intesa Sanpaolo gode di una posizione di leadership riconosciuta dagli investitori, un fattore che conferisce stabilità e fiducia al gruppo.
Infine, Messina ha elogiato la figura della premier Giorgia Meloni, riconoscendo il suo "prestigio unico tra gli investitori internazionali".
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