La scelta controcorrente di Volksbank: «Apriremo nuove filiali in Veneto
L’istituto altoatesino ha chiuso il 2024 con 126 milioni di utili (+25%) e un patrimonio netto che supera il miliardo. Il direttore generale Alberto Naef: «Apprezziamo l’operosità delle persone e la visione degli imprenditori della regione»

Riccardo Sandre Dopo un 2024 chiuso con un utile netto a quota 126 milioni di euro (più 25% sul 2023) e un patrimonio netto che supera per la prima volta il miliardo di euro, la Volksbank di Bolzano si prepara ad investire ulteriormente in Veneto e punta a crescere ancora negli sportelli.
Una strategia che va in chiara controtendenza rispetto ad un sistema bancario che, nella sola regione, ha visto sostanzialmente dimezzati gli sportelli tra il 2011 e il 2023. Secondo i dati della Banca d’Italia, infatti, in questo lasso di tempo il Veneto ha perso più di 1.500 sportelli, con una flessione del 42,5% e lasciando di fatto quasi un Comune su cinque del territorio senza una banca.
Una perdita non da poco per territori spesso periferici ma caratterizzati da una vita economica effervescente che si trovano a dovere fare i conti con i soli strumenti dell’home banking e con servizi digitali, magari efficienti, ma non sempre adeguati alle esigenze specifiche della clientela. E se i grandi istituti tendono a lasciare un vuoto dietro di sé, per motivi di efficienza nei costi e fiduciosi nella capacità della tecnologia di sopperire al presidio umano del territorio, c’è chi invece ha scelto di scommettere proprio su queste aree per la propria crescita.
«In Veneto già partiamo da una soglia base interessante in termini di presidio del territorio, eredità sia della crescita organica che delle incorporazioni della Popolare di Marostica e della Banca di Treviso» spiega Alberto Naef direttore generale di Volksbank. «La regione è una delle locomotive d’Italia e in questi anni ne abbiamo apprezzato sia l’operosità dei lavoratori e delle famiglie sia la visione degli imprenditori. Per questo vediamo ulteriori opportunità di sviluppo nelle aree non presidiate. In particolare, nelle province di Padova, Vicenza e Venezia e in provincia di Verona dove stiamo aprendo, proprio in queste settimane, un nuovo presidio a San Bonifacio».
E Volksbank, che nel 2024 ha raggiunto i 21,9 miliardi di euro di masse intermediate (in crescita del 3,3% sul 2023) già ora può contare su risultati, in termini di performance da questi territori, che confortano l’idea di un ulteriore investimento. «Il Veneto ci ha dato molto negli anni a proposito della crescita sia dei clienti che masse amministrate» aggiunge il direttore generale dell’istituto altoatesino.
«Solo nel 2024 abbiamo raggiunto i 142 mila clienti contro gli oltre 139 mila del 2023 mentre in termini di masse gestite siamo passati, in un solo anno, dagli 8,7 miliardi di euro del 2023 ai 9,14 miliardi del 2024. Un balzo del 5% che ci conforta e che conferma l’apprezzamento di questi territori per il nostro modello di banca». Prestiti alle imprese e alle famiglie ma anche raccolta e gestione del risparmio, uno dei grandi asset del terri9torio. Sono questi gli orizzonti di un programma di sviluppo decentrato sul territorio che guarda all’intero ventaglio dei prodotti per dare portar a casa il miglior risultato.
«Nelle nostre filiali cerchiamo di offrire sempre un servizio a tutto tondo garantendo la presenza di figure specializzate per ciascuno dei macro ambiti di attività dei nostri clienti» continua Naef. «Ciò ci permette di tenere un buon equilibrio reddituale in ciascuna delle nostre filiali e di assicurare capillarità nella distribuzione dei nostri servizi e dei nostri prodotti».
E se il Veneto è il cuore pulsante della macroregione del Nord Est, Volksbank non dimentica le opportunità di sviluppo che si aprono anche sulla sponda Est del Tagliamento. «Già ora abbiamo tre filiali in Friuli Venezia Giulia» conclude il direttore generale di Volksbank «una a Pordenone, una a Sacile e la terza a Sappada. Non nascondo che, per ora, ci stiamo focalizzando più che altro sul Veneto e su quella provincia di Verona dove non siamo presenti e che riteniamo molto interessante. Il Friuli Venezia Giulia ha delle tipicità legate al suo status di regione a statuto speciale e un sistema di finanziamenti agevolati che sono diversi da quelli delle altre regioni. Un sistema che necessita tempo per essere integrato nel migliore dei modi nella nostra offerta». — © RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © il Nord Est