L’attacco degli imprenditori: “CiviBank è un valore per questo territorio. Deve essere difesa”

L’attacco degli imprenditori Giovanni Puiatti e Fabrizio Cattelan dopo l’Opa annunciata da Sparkasse sulla banca friulana

Elena Del Giudice
La sede di Civibank a Cividale del Friuli
La sede di Civibank a Cividale del Friuli

UDINE. «Che cosa intravedo? Il rischio di perdere quel che ancora questo territorio ha: un protagonista locale del credito, che assicura attenzione al territorio, davanti al quale un cliente è ancora una persona e non un numero, e che davanti ad una richiesta non ti risponde che “Basilea 1, 2, 3 o 4 definisce questo, quello o quell’altro”, ma ascolta i progetti, le prospettive, gli impegni, e non guarda solo l’Ebitda».

È la visione di che cos’è, o di cosa dovrebbe essere, una banca di Giovanni Puiatti, imprenditore alla guida dell’azienda vitivinicola Villa Parens a Farra d’Isonzo, che guarda con una certa preoccupazione l’Opa di Sparkasse su CiviBank. «Sarà perché ne ho viste altre di operazioni di questo genere - spiega - e ho anche visto come sono finite». E il riferimento va «alle Casse di risparmio, come la Cassa di risparmio di Gorizia, che è sparita, e ricordo l’avanzata dei grandi gruppi nazionali che l’attenzione al territorio l’hanno dichiarata all’inizio» e forse anche mantenuta per un certo tempo. «Oggi per avere risposte non è sufficiente recarsi in filiale, serve l’ok dalla direzione territoriale e, se non basta, anche da quella nazionale».

Giovanni Puiatti
Giovanni Puiatti

È nella logica delle cose «che i pesci grandi cerchino di mangiare quelli piccoli - riconosce Puiatti - ma c’è il rischio che le cose si polverizzino, che si perda l’originalità, la territorialità». Per questo, secondo l’imprenditore «bisogna cercare di resistere a questa operazione di acquisizione. CiviBank - prosegue Puiatti - è riuscita a percorrere un cammino di risalita e di ripresa e a trovare una propria strada. È un valore per questo territorio e io credo vada difesa».

Nel merito del valore dell’offerta di Sparkasse l’imprenditore non si esprime. Non è questo il punto: «occorre considerare bene tutte le conseguenze» che vanno oltre la remunerazione delle azioni e attengono, per l’appunto, alla proprietà della banca, che andrebbe altrove.

Di attenzione al territorio, che è stato un elemento distintivo della Popolare di Cividale al momento della sua nascita, e che è «un aspetto peculiare anche del percorso di trasformazione della Spa in società benefit - rimarca Fabrizio Cattelan, ceo di Cda, azienda di Talmassons che opera nel settore vending - che deve rimanere».

Fabrizio Cattelan
Fabrizio Cattelan

I processi di aggregazione per i piccoli istituti locali sono un percorso quasi obbligato. «È uno scenario che abbiamo già visto, ciò che mi auguro, da imprenditore, cliente e anche fornitore di CiviBank - sottolinea Cattelan - è proprio che questa attenzione al territorio non venga meno. Ho avuto modo di attingere alle attenzioni che la banca ha nei confronti del territorio, anche con aiuti concreti alle associazioni. Io spero che questo potrà proseguire anche nel caso in cui la proprietà della banca cambi».

L’operazione di Sparkasse non viene vista con favore dalla totalità degli azionisti «ed è abbastanza normale che gli aspetti finanziari non accontentino tutti». Secondo Cattelan il percorso avviato pare avere un orizzonte già definito, nell’ottica di creare poli del credito robusti. «Io credo che le banche debbano svolgere il loro ruolo senza favoritismi, guardando al merito delle imprese» al di là di dove risiedono. E il Trentino «non è un cattivo esempio al quale guardare». 

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