Le piccole in Borsa non festeggiano: a Nord Est sono solo due le Ipo

Nel 2023 la capitalizzazione delle quotate su Egm si è ridotta, anche per effetto dei delisting
18/04/2013 Milano, Piazza degli Affari, nella foto l'ingresso del Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano
18/04/2013 Milano, Piazza degli Affari, nella foto l'ingresso del Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano

Pure se il Triveneto è un territorio solido dal punto di vista industriale, il 2023 non potrà certo essere festeggiato come la miglior annata sul piano dell’attenzione delle piccole e medie imprese del territorio alle quotazioni in borsa proprio a partire dall’Euronext Growth Milan (Egm), il listino delle Pmi di Borsa Italiana.

L’Egm ha perso, unico in territorio negativo tra i listini di Milano, l’11% del proprio valore durante il 2023. In un contesto difficile però la capitalizzazione aggregata delle 21 quotate del Veneto e del Friuli Venezia Giulia ha visto una riduzione solo del 2,58% tra dicembre 2022 e dicembre 2023, e questo al netto dei delisting e delle nuove quotazioni.

L’Osservatorio Ecm (Equity capital markets) di Irtop, società di consulenza e comunicazione con sede a Milano, ha analizzato l’andamento delle 33 Offerte pubbliche iniziali (Ipo) del 2023 sull'Egm, e le ha suddivise per regione.

Di queste, una è veneta e un’altra viene dal Friuli Venezia Giulia. La prima è la veronese Creatives Group, società di consulenza informatica, che si è quotata il 3 luglio 2023 raccogliendo sul mercato 1 milione di euro a seguito della Ipo.

Secondo i dati dell’Osservatorio Ecm di Irtop Creatives group contava, il 29 dicembre 2023, su di una capitalizzazione di 39,3 milioni di euro a fronte di ricavi 2022 pari a 4,3 milioni. L’unica società del Friuli Venezia Giulia che ha invece scelto di quotarsi è iVision Tech, protagonista assieme a Thélios del salvataggio dello stabilimento ex Safilo di Longarone, che ha lanciato sull’Egm la sua Offerta pubblica iniziale il 3 agosto scorso raccogliendo 2 milioni di euro.

Il resto è silenzio. E questo anche se non sono poche le Pmi che, in Veneto come in Friuli Venezia Giulia, non nascondono l’ambizione di suonare la campanella dell’inizio degli scambi a Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano.

E a poco vale anche il “bonus Ipo” ripescato dopo le tante incertezze degli ultimi mesi con un emendamento al decreto Milleproroghe dello scorso 28 dicembre. Uno bonus che attribuisce alle imprese che sbarcano in Borsa un credito d'imposta pari al 50% dei costi di consulenza sostenuti, fino a un massimo di 500.000 euro.

«Senza dubbio il processo di quotazione non è da prendersi alla leggera» spiega Maurizio Zordan, alla guida della omonima azienda di Valdagno (Vi) che si sarebbe dovuta quotare nel 2023. La società conta 105 dipendenti tra Italia e Usa e dovrebbe chiudere il 2023 con ricavi sopra i 30 milioni e un ebitda margin intorno al 13%.

«Non è tanto l’evoluzione organizzativa necessaria alla quotazione a farci muovere con prudenza - riprende Zordan -. Quando si dice che il 2023 della Borsa è stato ottimo, si tralascia il fatto che a trainare gli indici sono state soprattutto le aziende del settore energia e bancario mentre il manifatturiero ha avuto non poche difficoltà. In questo contesto, e con i multipli che ci si prospettavano, abbiamo ritenuto di attendere per lo meno la prossima finestra di giugno 2024. Siamo una realtà piuttosto robusta e non abbiamo problemi a trovare le risorse per proseguire i nostri piani di sviluppo. La quotazione arriverà quando riterremo il contesto favorevole».

Nel 2023, in effetti, l’Egm ha registrato l'unica performance negativa tra i listini di Borsa Italiana: l'Ftse Italia Small Cap ha portato a casa un +2%, lo Star un +3%, il Mid Cap un +13%, e il Mib addirittura un +28%. Il Veneto è la quarta regione sul mercato Euronext Growth Milan (ex AIM Italia) in termini di numero di società quotate (16, pari all’8% del totale e stabile rispetto al 2022 grazie all’ingresso di Creatives group e all’uscita di Labomar nel settembre 2023), la terza per capitalizzazione (754 milioni di euro, pari al 9%) e seconda per raccolta di capitali in IPO (159 milioni di euro, pari al 8%).

Diversa la situazione del Friuli Venezia Giulia, decima per numero di società quotate al listino (4, pari all’2%), quindicesima per capitalizzazione (34 milioni di euro, pari allo 0,4%) e decima per raccolta capitali in IPO (25 milioni di euro, pari al 1%).

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