L’Ops sul Banco Bpm può costare a UniCredit l’1,5% dell’indice Cet 1

È quanto emerge dalla nota integrativa alla relazione illustrativa del cda per l'assemblea del 27 marzo, pubblicata su richiesta della Consob

La redazione
Giuseppe Castagna, amministratore delegato Banca Popolare di Milano
Giuseppe Castagna, amministratore delegato Banca Popolare di Milano

 

L'Ops su Banco Bpm potrà avere al massimo un impatto di circa 150 punti base sul coefficiente patrimoniale Cet 1 di UniCredit. È quanto emerge dalla nota integrativa alla relazione illustrativa del cda per l'assemblea del 27 marzo, pubblicata su richiesta della Consob.

Nel dettaglio, nel caso in cui la Bce autorizzi l'utilizzo del cosiddetto Danish Compromise nell'Opa di Banco Bpm su Anima, l'impatto sarà di 78 punti base se le adesioni all'Ops arriveranno al 100%, 93 punti base con adesioni al 70% e 104 punti con 50% più un'azione.

Senza Danish Compromise bisognerà invece calcolare impatti aggiuntivi rispettivamente di 44, 31 e 22 punti base. Infine, se la Bce dovesse imporre una «temporanea disapplicazione» del Danish anche alle società assicurative già presenti nel gruppo Banco Bpm si dovranno calcolare ulteriori impatti aggiuntivi rispettivamente di 29, 20 e 14 punti base.

Nel documento si calcola inoltre che in caso di successo sia dell'Ops che dell'Opa su Anima si creerà un gruppo con utili 2027 stimati a 12,8 miliardi. 

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