Mps, l’assemblea dà il via libera all’aumento di capitale per Mediobanca

Gli azionisti hanno approvato con l’86% dei voti l'aumento di capitale al servizio dell'offerta di scambio su Piazzetta Cuccia. L’utile a 1,95 miliardi di euro, ai soci dividendo pari a 0,86 euro ad azione

La redazione

L'assemblea di Mps ha approvato l'aumento di capitale al servizio dell'offerta pubblica di scambio su Mediobanca con il 86,48% dei voti. All'assise, ha detto il presidente Nicola Maione, era presente il 73,59% del capitale. 

E’ stato anche approvato il bilancio 2024, chiuso con un utile di 1,95 miliardi di euro, e la distribuzione ai soci di un dividendo pari a 0,86 euro ad azione. A favore si è espresso il 99,98% del capitale presente in assemblea. Nell’occasione è emerso che il gruppo Caltagirone è salito al 9,96% diventando il primo azionista privato.

«Il set di risultati che abbiamo raggiunto mostra che la nostra banca è più che pronta per guidare un nuovo processo di sviluppo industriale che unendo le forze con Mediobanca può creare valore da subito a vantaggio di tutti gli azionisti e gli stakeholder». Sono le parole di Luigi Lovaglio, Ad di Mps, intervenendo all'assemblea sull'aumento di capitale al servizio dell'ops su Mediobanca.

«Penso che questa assemblea» ha detto «sia destinata segnare una tappa molto importante nel percorso di sviluppo industriale e strategico della nostra banca, che ha nel suo Dna una forte vocazione all'innovazione e alla crescita».

Tra Mps e il gruppo Caltagirone «non vi è alcun accordo» per spartire la quota di Mediobanca in Generali, qualora l'Ops su Piazzetta Cuccia andasse in porto. Lo si legge nelle risposte di Mps alle domande scritte dei soci in vista dell'assemblea che si è aperta oggi a Siena per votare l’aumento di capitale finalizzato all’Ops.

In merito alla possibile cessione della quota in Generali, si legge ancora nelle risposte, la stessa «rappresenta una quota diversificata di ricavi per il nuovo Gruppo. Qualsiasi decisione riguardo a tale quota azionaria sarà presa a tempo debito nel migliore interesse della società e dei nostri azionisti».

Mps, rispondendo alla domanda di un piccolo socio che chiedeva se non fosse il caso di considerare una fusione con Banco Bpm una volta chiusa l'operazione su Mediobanca, sostiene poi di essere «attualmente concentrata sull'offerta pubblica di scambio promossa sulla totalità delle azioni ordinarie di Mediobanca».

 

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