Mps, Ops su Mediobanca verso la conta dei voti
L’assemblea per l’aumento di capitale al servizio dell’Offerta è prevista giovedì prossimo. L’esito non è scontato, martedì il Banco Bmp decide come schierarsi. Il sì di Pimco

Il risiko bancario entra nel vivo. Giovedì prossimo si riunirà l’assemblea di Banca Montepaschi chiamata ad approvare il bilancio 2024 e ad autorizzare l’aumento di capitale a servizio dell’Offerta pubblica di scambio (Ops) su Mediobanca, che coinvolge a cascata i destini di Generali.
Secondo le ricostruzioni di Bloomberg, la società di asset management Pimco ha sciolto le riserve ed è orientata ad approvare l’operazione. Il gruppo americano, che a livello globale gestisce asset per circa 2 mila miliardi di dollari, detiene all’incirca l'1,5% della banca senese. I giochi in vista dell'assise sono fatti, dal momento che il diritto a esprimere il voto spetterà ai detentori dei titoli alla data del 9 aprile.
L’esito assembleare non è scontato. I voti favorevoli partono da un blocco intorno al 31% costituito dal Tesoro (11,7% del capitale di Siena), Delfin (eredi Del Vecchio, che ha il 9,8%), Francesco Gaetano Caltagirone (circa l’8%) e la già citata Pimco. Verso il sì sembrerebbero orientate (ma mancano conferme ufficiali) anche Banco Bpm (5%) e Anima Holding (4%).
L’istituto guidato da Giuseppe Castagna ha appena concluso con successo (raccogliendo quasi il 90% del capitale) l’Opa sulla società di gestione e – secondo varie fonti – potrebbe avvicinarsi progressivamente alla stessa Mps per costituire il terzo polo bancario nazionale dopo Intesa Sanpaolo e UniCredit.
Tuttavia non è scontato che le due società possano votare, tanto che la posizione sarebbe al vaglio dei legali. Infatti, in base alle norme sulla concorrenza, il Banco (che martedì ha un cda per decidere) dovrebbe astenersi dall’influenzare il futuro di un diretto concorrente, anche se la regola è già stata disattesa quando il Crédit Agricole ha votato nell’assemblea del Banco Bpm per il rinnovo del cda.
D’altro canto, in mancanza di una direttiva da parte di Banca d’Italia, non votando verrebbe meno al proprio diritto di esercizio del voto. Quanto ad Anima, la casa prodotto distribuisce le proprie soluzioni sia tramite il Banco che attraverso gli sportelli dell’istituto senese. Se votasse a favore dell’aumento di capitale, di fatto andrebbe contro il proprio interesse, dato che Mediobanca a sua volta ha fabbriche prodotto che potrebbero sostituirsi alle sue sugli sportelli Mps. È probabile che, dopo l’esito assembleare, vi sia uno strascico legale.
Tornando all’assemblea, il blocco di voti favorevoli viaggia oltre il 40%, considerando anche le fondazioni azioniste, vigilate dal Tesoro e titolari complessivamente di una quota vicina all’1%. Tuttavia resta da capire come si comporteranno gli altri fondi azionisti, dato che finora si sono pronunciati in pochi. In particolare, si è detto favorevole solo Algebris di Davide Serra, mentre New York City Controller, Florida State Board of Administration e Calvert si sono detti contrari.
Un ruolo importante lo giocano i proxy advisor, cioè le società che forniscono il servizio di delega per le assemblee delle quotate e che hanno una grande influenza sulle decisioni finali dei fondi azionisti. Glass Lewis ha raccomandato agli azionisti del Mps un voto favorevole, mentre Iss ha consigliato di votare contro.
Va ricordato che l'aumento di capitale a servizio dell'offerta su Mediobanca dovrà raggiungere il 66% dei voti favorevoli dei presenti in assemblea, trattandosi di un’operazione straordinaria. L’esito della partita Mps-Mediobanca coinvolge gli equilibri della finanza italiana, considerato che l’istituto di Piazzetta Cuccia è il primo azionista di Generali con il 13% del capitale. Il Leone terrà l’assemblea il 24 aprile e nell’occasione si scontreranno – come tre anni fa – il blocco di Mediobanca contro il duo Delfin-Caltagirone. Con la novità costituita da UniCredit, che di recente ha rastrellato il 5,54% di Generali e potrebbe far pendere la bilancia da una parte o dall’altra in base alla convenienza nelle partite che la vedono protagonista. Da segnalare che, nel caso di Generali, entrambi i proxy advisor Iss e Glass Lewis hanno consigliato di votare la lista di Mediobanca con la conferma del vertice attuale del Leone.
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