Orcel in trasferta a Roma ricevuto a Palazzo Chigi per discutere del risiko
Possibile attivazione del Golden Power per l'Ops su Banco Bpm Ieri si è tenuta la prima riunione tecnica per l’avvio della procedura

Trasferta romana per il Ceo di UniCredit che ieri è arrivato nella capitale per una serie di incontri con i funzionari del governo. Andrea Orcel ha varcato anche il portone di Palazzo Chigi dove ha incontrato Gaetano Caputi, capo di gabinetto della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Colloqui che vengono definiti di carattere tecnico e di routine mentre il gruppo di Piazza Gae Aulenti è l'architrave del sudoku finanziario con l'Ops lanciata su Banco Bpm, la quota acquistata in Generali e la scalata in Germania su Commerzbank.
Sul tappeto delle valutazioni del governo c'è la possibile attivazione del Golden Power per l'Ops di Unicredit su Banco Bpm. Proprio ieri si è tenuta la prima riunione del gruppo di coordinamento sul tema alla quale hanno preso parte solo i tecnici del comitato, come avviene di consueto per dare avvio alla procedura. Dopo la pre notifica di dicembre e la notifica del 4 febbraio ci sono 45 giorni per la decisione anche se il termine potrebbe slittare di qualche settimana se dovessero essere richiesti ulteriori chiarimenti. Quindi presumibilmente tra fine marzo e metà aprile. Una bocciatura, comunque, appare difficile mentre appare più probabile che vengano posti dei paletti e delle condizioni.
Marzo si prospetta come un mese chiave con una serie di passaggi cruciali tra cui l'attesa del via libera della Bce all'operazione su Commerz ma anche sul Banco. A fine mese, il 27, è poi in agenda l'assemblea di UniCredit che nella parte straordinaria è chiamata a dare l'ok alla delega per l'aumento di capitale al servizio dell'Offerta pubblica di scambio su Banco. Piazza Meda che, nel frattempo, procede su Anima dopo che i soci hanno approvato le modifiche all'Opa sul gioiellino del risparmio gestito, il cui corrispettivo sale così da 6,2 a 7 euro e che ora potrà andare in porto anche senza i benefici del Danish Compromise. Variazioni che potrebbero portare UniCredit a cambiare rotta anche se sull'Ops nulla è deciso. In questo quadro non è da sottovalutare anche il ruolo che Orcel si è ritagliato nella partita sul rinnovo del cda delle Generali. Forte di una quota del 5,2% del Leone, Unicredit è destinata ad essere l'ago della bilancia nell'assemblea del prossimo 24 aprile.
Percorso diverso in Germania dove si guarda alla posizione che assumerà il cancelliere in pectore Friedrich Merz. Nel frattempo UniCredit almeno in Borsa brinda, con nuovi massimi oltre i 52 euro, per chiudere poco sotto a 51,97 euro (+2,69%). —
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