Sironi, il presidente velista: così le Generali sono più sostenibili
Il Leone sponsor della Barcolana: «Trieste mi affascina e voglio conoscerla presto anche se io sono abituato a governare meglio i venti di maestrale e non conosco la bora».
Trieste Andrea Sironi, nuovo presidente delle Generali, 58 anni, bocconiano doc fra i massimi esporti di finanza e governance in Italia, è un velista da grandi orizzonti. Alto quasi due metri (alla pari con il suo predecessore Gabriele Galateri di Genola), è un maestro di vela e regatante con all’attivo due traversate dell’Atlantico: «Trieste mi affascina e voglio conoscerla presto anche se io sono abituato a governare meglio i venti di maestrale e non ho mai navigato spinto dalla bora». Al di là delle metafore, il destino gli ha subito riservato una sfida importante. Sarà lui, che oggi parteciperà ai funerali di Leonardo Del Vecchio ad Agordo, a dover ricucire le tensioni fra i grandi soci delle Generali ma su questo tema oppone un riserbo blindatissimo. In un necrologio sul Corriere i vertici di Generali hanno ricordato Del Vecchio ricordandone “le qualità umane e professionali e il fondamentale contributo all’eccellenza industriale del Paese».
Sironi da studente nel 1987 sfruttò il programma Erasmus per vivere a Barcellona. Già allora si proponeva come skipper per spostare le barche a vela: «Era un modo per pagarmi le vacanze». Appassionato velista, con la sua Anita, una Hanse 505, nel 2018 ha attraversato per la seconda volta l’Atlantico partendo da Las Palmas: «In gioventù avevo già fatto la traversata da Cuba all’Europa, un’avventura formativa che mi era piaciuta molto. E così quattro anni fa in squadra con i miei due figli grandi e i miei due fratelli ho partecipato all’Arc, un evento che da 33 anni porta ogni anno circa duecento barche dalle Canarie ai Caraibi, il tragitto opposto a quello che avevo compiuto io da giovane. Un’esperienza formativa e di vita».
Generali e Barcolana è ormai un binomio per un presidente che gira in barca a vela il Mediterraneo: «La nostra partecipazione - dice Sironi - è in sintonia con uno dei temi forti del piano strategico delle Generali che è la sostenibilità e l’inclusione. Significa garantire la partecipazione a tutti: dai grandi protagonisti delle regate al piccolo velista. Non è la regata alla quale partecipano solo i professionisti ma a Trieste arrivano velisti da tutto il mondo. C’è una condivisione assoluta di valori importanti come l’altruismo». Sironi è stato a 48 anni il più giovane presidente della Bocconi dopo Mario Monti che lo è divenuto a 46. Gli chiediamo se la vela insegna a navigare anche nel mare spesso in tempesta della finanza: «Andare a vela ti insegna a essere molto razionale e resiliente mantenendo la calma anche nei momenti difficili. Durante la mia traversata dell’oceano ci sono stati momenti difficili: la cosa più importante è non farsi mai prendere dal panico, restando tranquilli, analizzando con calma le situazioni e cercando razionalmente una soluzione». Sironi, entrando nel suo ufficio di presidenza alle Generali, e guardando il mare triestino dalle finestre, ha subito pensato che «le Generali non sono solo un grande gruppo internazionale privato ma anche una istituzione del Paese con un valore strategico per l’Italia e per l’Europa. Sono onorato che mi sia stato chiesto di rivestire questo ruolo così prestigioso. Mi impegnerò al massimo». Il presidente delle Generali, che ha collaborato e scritto due testi accademici importanti con il premio Nobel per l’Economia Edward Altman, massimo esperto mondiale del rischio di credito, considera importante l’esperienza al London Stock Exchange. E guarda alla «sostenibilità sociale» come un valore fondamentale per un gruppo come Generali.
Presidente della Fondazione Airc, l’istituto per la ricerca contro il cancro, Sironi è impegnato in iniziative sociali e da quattro mesi ospita a casa sua una famiglia di rifugiati ucraini: «L’Italia è un Paese dove c’è tanto volontariato e solidarietà». Grande sportivo quindi, una passione che lo potrebbe vedere in futuro protagonista a Trieste della Barcolana: «Quest’anno parteciperò con la barca da regata messa a disposizione dalle Generali. Difficile che partecipi con la mia, ormeggiata a Lavagna in Liguria, perchè anche se è vero che non mi considero un regatante a me piace vincere. Con la mia barca non avrei speranze. Forse in futuro». Sironi è attualmente vice presidente e docente nel dipartimento di Finanza dell’Università Bocconi di Milano, dove insegna dal 1994: «Non conosco ancor bene Trieste ma sarà mio impegno venirci il più spesso possibile. Barcolana è una manifestazione sportiva che da sempre dedica un forte impegno a favore dell’ambiente e della inclusione. Generali, che da decenni è al fianco della Barcolana, collabora alla sua crescita affinchè sia, per la comunità di Trieste e per le migliaia di persone che ogni anno vi partecipano da tutt’Europa, un’occasione di sport, divertimento e crescita». —
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