Sparkasse approva i conti e accelera su Civibank

L’obiettivo è chiudere l’Offerta pubblica di acquisto entro il secondo trimestre ‘21. Il presidente Brandstätter: «Da questa operazione più valore per tutti»

La sede di Civibak a Cividale del Friuli
La sede di Civibak a Cividale del Friuli

BOLZANO. Forte degli ottimi risultati ottenuti nel 2021, con un utile, sia di gruppo che di banca, al «livello più alto nella nostra storia», Sparkasse si appresta a procedere con l’Opa che punta al controllo di Civibank.

Il Cda della Cassa di Risparmio di Bolzano ha approvato i conti dello scorso anno, che vedono utili consolidati per 72,6 milioni di euro che beneficiano di componenti non ricorrenti per 22,2 milioni.

«Escludendo queste componenti, il consolidato ammonterebbe a 50,4 milioni, e quello individuale a 52 milioni, in crescita rispettivamente del 66 e del 79% rispetto al 2020». Segnalati in crescita anche tutti gli altri indicatori, dalla raccolta diretta (+9,6) a quella gestita (+18,6), i crediti lordi (+2,7%).

Sul fronte patrimoniale il Cet1 ratio va al 14,86% (era il 13,83%), e il Total capital ratio al 16,09% (contro il 15,07%). «Questi risultati - spiegano il presidente di Sparkasse Gerhard Brandstätter e l’Ad e direttore generale Nicola Calabrò - sono la migliore premessa per la realizzazione delle offerte pubbliche di acquisto annunciate il 9 dicembre (6,50 euro per azione e di 0,1575 euro per ciascun warrant) finalizzate all’acquisizione del controllo di Civibank».

Un’operazione «che rappresenta un plusvalore per tutti - dichiara Brandstätter - andando a creare una cosa molto interessante a Nordest, un gruppo con due banche che hanno lo stesso Dna e che manterranno la loro autonomia. E’ un percorso che vogliamo mantenere friendly rispetto al quale abbiamo ritorni positivi dal territorio e speriamo di giungere ad un progetto condiviso».

Sulla questione “prezzo”, ovvero i 6,50 euro per azione annunciati, e che alcuni soci di Civibank ritengono inadeguato, «è un elemento che abbiamo valutato con attenzione - aggiunge Calabrò -. Si è parlato di una differenza tra quella che è la quotazione di mercato di Sparkasse e quella di Civibank in termini di rapporto con il patrimonio. Va ricordato che l'elemento di comparazione tra due azioni si fa solo quanto l’offerta pubblica viene lanciata proponendo un concambio, e non quando la proposta è un’offerta in contanti, qual è il caso di Civibank».

I vertici di Sparkasse: da sinistra il vicepresidente Costa, il presidente Brandstätter e l'Ad Calabrò
I vertici di Sparkasse: da sinistra il vicepresidente Costa, il presidente Brandstätter e l'Ad Calabrò

Calabrò ricorda poi la perizia su Civibank che aveva fissato in 5,28 euro per azione il valore per il recesso e successivamente l’ex popolare aveva indicato in 5,27 euro il valore di un’azione in occasione dell’aumento di capitale. «Offrire 6,50 euro, con un incremento del 23/24%, riteniamo possa essere un giusto premio, restando coerenti con quel che è accaduto solo 6/7 mesi fa. E ricordiamo anche che fino all’annuncio della nostra Opa - avanza Calabrò - il titolo della banca soffriva di illiquidità. Sparkasse ritengo abbia già rappresentato, nel momento in cui è entrata nel capitale e quando ha annunciato l’Opa, un fenomeno di positività sul prezzo dell’azione, che poi ha iniziato a salire. In aprile quando l’operazione sarà avviata, gli azionisti potranno decidere se quel valore sia equo, tenendo conto che finito il periodo di adesione, potrebbe ripresentarsi il rischio di illiquidità».

La sede di Sparkasse a Bolzano
La sede di Sparkasse a Bolzano

Sparkasse è ora in attesa del via libera da Banca d’Italia «che riteniamo arriverà a metà marzo - anticipa il presidente - e cinque giorni più tardi si esprimerà la Consob» determinando la partenza dell’Opa. L’obiettivo minimo è arrivare al 45% «dal 17% attuale» indica l’asticella Brandstätter, incamerando un 32% aggiuntivo che assicurerebbe una posizione di controllo. «Ma vorremmo andare oltre», attorno al 60/70% di Civibank, e quindi «arrivare ad una solida maggioranza utile a dare stabilità e sicurezza a tutto il gruppo, all’azionariato, ai dipendenti e ai collaboratori».

Sotto il controllo di «una capogruppo che garantirà autonomia gestionale e creditizia sul territorio - rimarca il presidente di Sparkasse - e nel coordinamento ci saranno opportunità di efficientamento, sinergie e riteniamo anche maggiori utili per tutti». Con questa operazione «si gettano le basi per la nascita di un Gruppo di banche territoriali - delinea l’orizzonte Brandstätter - sempre più apprezzate per la capacità di essere vicine al territorio e di dare risposte celeri, e per questo in grado di conquistare spazi di mercato e generare opportunità di crescita e di generare valore per tutti. E Civibank ha grandi margini di crescita a Nordest». 

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