Spitaleri (Pd): Lega troppo generosa sull’Opa di Sparkasse su Civibank, serve trasparenza
L’esponente del Partito democratico chiede a Fedriga e al Carroccio di fare chiarezza sulle relazioni del partito con CariBolzano e la Provincia autonoma
UDINE. A passare sotto la lente d’ingrandimento le ultime mosse della politica, mettendo a fuoco un’adesione senza se e senza ma della Lega all’Opa Sparkasse su CiviBank, è l’ex segretario del Fvg del Pd, Salvatore Spitaleri, che alla luce degli eventi sentenzia: «Gli impegni di neutralità della politica presi dalla giunta regionale mi paiono esser venuti meno».
Cosa glielo fa dire?
«Anzitutto la preadesione di Friulia, la finanziaria Fvg presieduta da un persona molto vicina politicamente al presidente Fedriga, Federica Seganti, che non solo ha aderito all’Opa ma ha pure magnificato le sinergie tra Civibank e Sparkasse prima che fossero presentate».
Cos’altro?
«La presenza nella lista dell’istituto altoatesino per il futuro board di CiviBank di un soggetto chiave come il presidente di Trieste Airport, Antonio Marano, nominato dall’assessore Barbara Zilli, lei pure della Lega, che con tutta evidenza non entra nella lista di un Cda a dispetto dei santi. Infine, l’uscita del sindaco di Udine Pietro Fontanini, altro leghista che senza specificare alcuna progettualità saluta l’Opa come magnifica».
Cosa se ne ricava?
«Preoccupazione. Mettendo insieme i tre indizi, mi chiedo se la Lega possa essere davvero estranea a quest’operazione o piuttosto non vi siano elementi dei quali non ha voluto mettere a conoscenza i cittadini. Chiedo per questo che ci sia maggiore trasparenza».
In concreto, cosa teme?
«Che dopo la sbandata verso il Veneto e Zaia in occasione dell’operazione Autovie, ci si relazionasse ora con la provincia di Bolzano, che indirettamente controlla Sparkasse e dove la Lega è al governo, senza un’effettiva e chiara partnership. Mi sembra che il presidente e il suo partito non stiano tutelando abbastanza l’autonomia della nostra regione. Questa posizione della Lega come prima “azionista” di Sparkasse mi turba molto rispetto alle politiche sul credito e sulla logistica che coinvolgono la nostra regione».
C’è altro?
«Leggendo i giornali, anche recentemente, ispezioni e indagini rispetto ai passaggi di fondi pubblici da istituti di credito, proprio con riferimento alla Lega, qualche preoccupazione la lasciano. Confidiamo sia tutto chiarito in fretta».
Tornando a CiviBank, la governance uscente viene accusata di non rappresentare l’azionariato. Che ne pensa?
«Il dato che più mi preoccupa in questa partita è il rischio che il piano del contendere si trasferisca dal merito dell’operazione alle persone. Io non faccio il tifo per nessuno, mi interessano le prospettive, ma non quelle a 6 mesi, quelle a medio termine».
Vi sono state esposte?
«Non mi risulta, parlando del Pd, alcun incontro con Sparkasse».
La presidente del Cda uscente, Michela Del Piero, è stata criticata per un credito incagliato relativo alla Dm Elektron del marito Dario Melchior per circa due milioni e mezzo di euro.
«Ripeto, qui stiamo ragionando di strategie, di capire come verrà gestito un istituto che ha fatto la storia del nostro territorio e che allo stato è l’ultima banca locale della regione, non del gradimento per un nome piuttosto che un altro».
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