Sportelli bancari, Fvg resiste alla desertificazione

Fondazione Fiba: è 39° in Italia per la dotazione di filiali. In Fvg 63 mila abitanti vivono in Comuni che ne sono privi
Piercarlo Fiumanò

Sempre più Comuni in Italia restano senza sportelli bancari, tanto che sono state chiuse quasi 600 filiali in questi primi sei mesi del 2023. Per un totale di 3.200 Comuni, ovvero 4,2 milioni di cittadini e 249mila le imprese, che non hanno accesso ai servizi bancari fisici nel proprio comune di residenza. Lo spiega un rapporto di First Cisl (Federazione italiana reti dei servizi del terziario) che fa presente come sia una situazione che riguarda non soltanto i piccoli centri ma anche le grandi città, che vanno anche peggio secondo i risultati dell'Osservatorio sulla desertificazione bancaria della Fondazione Fiba che ha anche messo a punto l'indicatore di desertificazione provinciale (Ipd), in netto aumento.

Tecnologia (il 57% dei residenti in Fvg utilizza l’internet banking), taglio dei costi e progressivo invecchiamento e spopolamento delle aree interne stanno facendo chiudere filiali bancarie in tutta Italia.

In Friuli Venezia Giulia su 1,2 milioni di abitanti sono 63 mila quelli che vivono in un Comune senza sportello bancario (49 sportelli per 100 mila abitanti), e più della metà di queste persone (31 mila) si trova in questa condizione da dopo il 2015. In 141 mila vivono in Comuni con un solo sportello, il 30% del totale. Sono invece 3.600 le imprese che risiedono in un Comune senza sportelli bancari mentre 8.800 risiedono in centri con un solo sportello.

Negli ultimi anni, tra il 2015 e il 2023, l'11% dei comuni è rimasto privo di sportelli. Una percentuale che potrebbe salire ulteriormente. Tuttavia nella classifica generale la nostra regione, con 49 sportelli per 100 mila abitanti come l’Emilia Romagna, non si trova nella situazione peggiore: fanno meglio solo le province di Trento (67 sportelli) e Bolzano (62) e la Valle D’Aosta (55).

In Friuli Venezia Giulia il Comune più popoloso con un solo sportello è Sesto al Reghena (6.301 abitanti) seguito da Pagnacco, Chions e Talmassons. Diversa invece la situazione per Comuni a zero sportelli come Cassacco (che sfiora i 3.000 abitanti) o Pocenia (2.500), Magnano in Riviera, Torreano e nell’Isontino Fogliano Redipuglia (2.992 abitanti). Udine risulta la provincia più desertificata sotto il profilo bancario nella regione (59esimo posto su 107 province italiane), Trieste quella nella posizione migliore (39ma), seguite da Gorizia (48esima) e Pordenone (56esima). Trieste, in una seconda classifica che considera una desertificazione bancaria parziale, figura addirittura al primo posto appaiata a Barletta e Prato come densità di sportelli.

Curiosità a livello italiano: le persone che vivono in Comuni senza banche sono 4,3 milioni; in Spagna e Francia viene utilizzato l'Internet banking più che in Italia (quasi il 70% della popolazione in entrambi i casi), ma gli sportelli ogni 100 mila abitanti sono 41 nella penisola Iberica e 53 Oltralpe. Il Comune più grande senza banche è Aci Sant'Antonio, in Sicilia (18 mila abitanti): va detto che questa ricerca non tiene conto della presenza delle Poste e dei relativi servizi finanziari offerti. La banca che dal 2015 ha chiuso più filiali in Italia è Intesa Sanpaolo (195) seguita dall'Unicredit (143). In settima posizione la Carige (30 sportelli), quinta Bper con 68 sportelli chiusi. Le province col miglior rapporto banche-superficie-popolazione-imprese sono Barletta Andria Trani, Brindisi, Grosseto, Pisa, Ragusa, Ravenna e Reggio Emilia. Vibo Valentia e Isernia le peggiori.

Il direttore generale dell'Abi, Giovanni Sabatini, ha fatto notare come «innovazione tecnologica e digitalizzazione siano temi fondamentali. La crisi pandemica con tutta la fase di restrizioni e cautele ha dimostrato la prontezza del settore su questo fronte senza interruzione alcuna della nostra operatività. Quanto al numero degli sportelli, questo riflette i cambiamenti della tecnologia e delle abitudini dei consumatori, nelle banche come altrove. Ma si trasforma anche la funzione della filiale sul territorio: sempre meno luogo dove si svolgono operazioni di incasso e pagamento, servizi assicurati dalle procedure on line e dalle attrezzature cash in/cash out, e più luogo dove viene offerta consulenza professionale e personalizzata a imprese e famiglie

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