UniCredit, 150 assunzioni a Nord Est. «Non troviamo personale»
Il regional manager: «Un tema molto sentito anche da noi». Il 27 maggio a Verona con un career day dedicato: ricercano diplomati e laureati

Fino all’inizio del millennio lavorare in banca era ancora considerato l’approdo più sicuro, per remunerazione e possibilità di carriera. Oggi lo scenario è cambiato, ma soprattutto perché le giovani generazioni non conoscono come il mondo bancario si è evoluto. Francesco Iannella, Regional Manager Nord Est di UniCredit, descrive una situazione anomala anche nel territorio triveneto. «UniCredit cerca personale a Nordest e non lo trova» afferma. «La Fondazione Nord Est qualche tempo fa ha delineato un quadro preoccupante: abbiamo perso 15.000 laureati e stiamo affrontando un calo demografico significativo».
La situazione di difficoltà a reperire personale è diffusa, il tema vero nell’economia del territorio. «Incontro molti imprenditori, e il tema della carenza di lavoratori è molto sentito» continua Iannella. «Dalla manifattura al turismo, fino all’agricoltura, la mancanza di manodopera è evidente. Ora, nella fase di recruiting, è fondamentale saper raccontare la propria azienda. Gli imprenditori devono imparare a spiegare meglio cosa fanno e come lo fanno, ai dipendenti, offrendo benefit e forme di gratificazione».
UniCredit sta progettando il Discovery Orientation Day, che si terrà il 27 maggio a Verona. «Abbiamo una sede molto bella, con aule dedicate alla formazione e uffici moderni, molto diversi rispetto all’immaginario della banca tradizionale. La nostra sede, recuperata da un'area industriale meno di dieci anni fa, è caratterizzata da ergonomia e accoglienza. Durante l'evento, ci saranno momenti di speech per spiegare cos’è oggi la banca e come lavora. Vogliamo far conoscere meglio la banca ai giovani e offrire momenti di confronto su come gestire un colloquio e la delicata fase di conoscenza reciproca tra datore di lavoro e candidato».

La gestione del ricambio generazionale è cruciale, aggiunge Iannella. «Oltre il 10% delle persone che lavora nell’area Nord Est ha meno di trent’anni, un dato importante se si considera che nella popolazione bancaria l’età media è di 50 anni. Cerchiamo giovani da inserire. La banca di oggi è molto diversa rispetto al passato: il 99% delle operazioni amministrative sono fatte online. Oggi, ci occupiamo principalmente di consulenza, aiutando i clienti nella gestione di investimenti, risparmi e finanziamenti».
UniCredit ha l’obiettivo di colmare 150 posizioni nelle tre regioni del Nord Est, mille in tutta Italia. «A oggi ne abbiamo già effettuate poco meno di 300 sul territorio nazionale, di cui una quarantina nella nostra area». Le figure ricercate sono diplomati e laureati, con uno sguardo ovviamente anche all’integrazione, con le seconde generazioni di immigrati.
In Italia UniCredit nel biennio 2022-2023 ha formato 22mila lavoratori (2 milioni le ore di formazione erogate), ma in tutta Europa nel prossimo biennio entreranno nei percorsi di upskilling e reskilling tra 50 e 60mila persone ancora. Ciò grazie alla University del gruppo che era stata avviata in Italia nel 2022 in collaborazione con la Luiss, ed è poi stata sviluppata per i quasi 80 mila dipendenti nei 13 Paesi in cui UniCredit è presente.. —
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