UniCredit in Borsa va oltre i 60 miliardi Conti sopra le attese

Roberta Paolini
Il ceo di Unicredit Andrea Orcel durante il Consiglio nazionale della Fabi al Palazzo del Ghiaccio di via Piranesi a Milano, 13 dicembre 2021. ANSA/MOURAD BALTI TOUATI
Il ceo di Unicredit Andrea Orcel durante il Consiglio nazionale della Fabi al Palazzo del Ghiaccio di via Piranesi a Milano, 13 dicembre 2021. ANSA/MOURAD BALTI TOUATI

Oltre 60 miliardi di capitalizzazione. UniCredit, dopo la diffusione della trimestrale che ha visto un utile netto di 2,6 miliardi, (+23,9% rispetto al 2023 e superiore alle attese), con una revisione al rialzo della guidance per l'esercizio in corso, è sbocciata in Borsa. Il titolo è stato tra i migliori della seduta a Piazza Affari.

Ma da sottolineare è il ritorno sopra ad un livello (era già successo il 3 aprile) che la pone nel club delle banche nell'area Euro che superano questa soglia: Bnp Paribas (79,4 miliardi), Santander (73,8 miliardi) e Intesa Sanpaolo (65 miliardi). Durante la seduta il titolo UniCredit ha toccato un massimo andando sopra ai 36 euro per azione, un record assoluto negli ultimi 13 anni.

«La nostra valutazione di Borsa è lontana dal riflettere il valore reale dell'istituto» e quindi «offre ancora un punto di ingresso attraente». Ha tuttavia sottolineato l’ad Andrea Orcel, nel corso della conference call sui conti. «Faremo tutto il necessario per portarla ai livelli adeguati» ha aggiunto. Tornando ai risultati i ricavi sono aumentati del 7,4% a 6,4 miliardi, con margine di interesse a 3,6 miliardi (+8,5%) e commissioni a 2,1 miliardi (+3,3%). In aumento del 20,4% i proventi di negoziazione, a 558 milioni. In lieve calo (-0,7%) i costi operativi a 2,3 miliardi, per un rapporto cost/income sceso al 36,2%. Quanto alla solidità patrimoniale, il coefficiente Cet 1 è al 16,23%.

UniCredit ha rivisto al rialzo la guidance sui risultati e sulla distribuzione di capitale agli azionisti relativi all'esercizio 2024, con la previsione di un utile superiore a 8,5 miliardi mentre in precedenza stimava un risultato sostanzialmente in linea con il 2023' quando era stato di 8,6 miliardi.

Per quanto riguarda il futuro Orcel rispondendo a chi gli chiedeva se l’istituto ha in programma un nuovo Piano industriale (l’attuale scade questo anno) ha detto: «Non penso che Unicredit Unlocked, inteso come strategia di crescita, sia concluso». In caso di un eventuale aggiornamento sarebbe «una continuazione» vdell’attuale, che «ha già trasformato radicalmente la nostra banca, garantendo una crescita sostenibile e profittevole». Tuttavia, ha concluso, «siamo ben lontani dall’aver finito».

Sul tema delle acquisizioni ha poi spiegato Orcel che Unicredit ha un eccesso di capitale di oltre 6,5 miliardi «che restituiremo ai nostri azionisti nei prossimi tre anni, se non lo impiegheremo in altra maniera». Se ci saranno operazioni che «aggiungono valore per noi e per il target, le faremo e rapidamente», ha poi sottolineato ma se non «aggiungono valore, perchè troppo care o perchè non esistono opportunità, non le faremo e ricompreremo le nostre azioni». —

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