Unicredit conferma di avere il 4,1 per cento di Generali: «Solo un investimento finanziario»

La banca guidata da Andrea Orcel apre un nuovo fronte dopo Commerz e Banco Bpm: ha così accumulato nel tempo una quota fino al 4-5% di Generali

La redazione
La Torre Unicredit
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Irrompe anche UniCredit nel risiko che vede Mps puntare a Mediobanca guardando anche a Generali. La banca guidata da Andrea Orcel apre un nuovo fronte dopo Commerz e Banco Bpm: ha così accumulato nel tempo una quota fino al 4-5% di Generali.

L'indiscrezione dell'operazione, che da fonti vicine a piazza Gae Aulenti viene definita solo una posizione di trading finanziario, riguarda appunto fino al 4-5% di Generali. La quota è stata accumulata nel tempo, viene spiegato. Nulla di strategico. Ma è chiaro che l'investimento ha una sua valenza nel contesto di quella che è una vera e propria guerra finanziaria. Un portavoce della banca in ogni caso assicura: «UniCredit è focalizzato sulle due operazioni Commerz e Banco Bpm».

Del risiko bancario ha parlato poco prima anche il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti a Varese. L'offerta carta su carta di Mps, partecipata dal Mef, su Mediobanca «non è una guerra Roma-Milano», è un'operazione fra banche «internazionali» in cui «lo Stato ha un compito molto chiaro cioè quello di tutelare gli interessi nazionali con gli strumenti che ci sono, tipo il golden power». Il ministro Giorgetti risponde anche ad una domanda sulle indiscrezioni secondo cui il governo tedesco avrebbe chiesto aiuto a quello italiano per bloccare la scalata di UniCredit su Commerzbank: «Berlino non chiede l'aiuto all'Italia semplicemente perché ognuno ha a casa propria le proprie decisioni da prendere».

Giorgetti chiarisce ancora meglio qual è il compito di un governo. «Certamente quello che riconosco al collega tedesco, al collega spagnolo e anche al sottoscritto, è anche il diritto dei governi di dire la loro quando si parla di una cosa importante come il credito e il risparmio, quindi quello che fa la Germania è legittimo, quello che fa la Spagna è legittimo, quello che fanno gli operatori di mercato bancario è legittimo, ciascuno ha il proprio ruolo». Il tema della tutela del risparmio, del resto, è stato ventilato proprio per l'operazione avviata da Generali con la francese Natixis, per creare un campione del risparmio gestito. Un' operazione che ha visto contrari proprio i consiglieri della compagnia eletti con la lista appoggiata dal gruppo Caltagirone e dalla Delfin del gruppo Del Vecchio.

Gli intrecci della vicenda comunque diventano sempre più intricati, se si pensa che UniCredit ha lanciato un'Opas su Banco Bpm che ha sua volta ha acquistato una quota di Mps. E la sensazione chiara è che la partita sia solo al calcio d'inizio. 

La nota di UniCredit

UniCredit, si legge in una nota, "informa di detenere una partecipazione di circa il 4,1% nel capitale sociale di Generali, acquisita nel tempo sul mercato". "La quota - sottolinea la nota - è un puro investimento finanziario della banca che supera in modo significativo le sue metriche di rendimento e ha un impatto trascurabile sul CET1. Una quota addizionale pari a circa lo 0,6% è detenuta come sottostante dell'ordinaria attività per i clienti e relative coperture. UniCredit non ha un interesse strategico in Generali e rimane pienamente concentrata sull'esecuzione del piano UniCredit Unlocked, sull'offerta di scambio in corso su Banco BPM e sull'investimento in Commerzbank", conclude la nota.

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