Fincantieri: 2,8 milioni sulla formazione «Dipendenti, nostra maggiore risorsa»
TRIESTE. Nel 2020 Fincantieri ha presentato il quarto bilancio di sostenibilità, che è coinciso con l’anno più difficile per l’economia globale dal secondo dopoguerra ad oggi. Lo ha fatto presente l’amministratore delegato Giuseppe Bono nella sua ultima lettera agli “stakeholder”.
Ma sottolineando anche che il 2020 potrà essere considerato come l’anno più importante per la sostenibilità entrata «in ogni ganglio della vita aziendale». Dalla sostenibilità all’impegno sul capitale umano fino alla formazione. Fincantieri, ed è stato messo in rilievo in più occasioni, ha messo in campo per i suoi siti produttivi protocolli all’avanguardia per contrastare l’avanzata del Coronavirus e tutelare la salute dei suoi lavoratori.
L’azienda cantieristica globale è stata tra le prime a fermare le attività durante il lock-down e alla ripresa ha adottato una serie di misure straordinarie di sicurezza (dalle entrate in cantiere contingentate e a orari distanziati alle norme igieniche interne sino alle misure strettissime per l’uso degli spogliatoi e l’utilizzo delle mense). Tra le prime a ripartire ha anche favorito, quanto più possibile lo smart-working in tutte le sedi.
Tra gli esempi più significativi e di successo il cantiere del ponte di Genova dove «grazie all’applicazione di stringenti misure - sottolinea lo stesso Bono - non abbiamo registrato nemmeno un caso di contagio tra i nostri dipendenti». Uno sforzo che è stato riconosciuto e premiato da vari enti indipendenti (Carbon disclosure project, Vigeo Eiris, Istituto tedesco qualità e finanza, oscar di bilancio 2020 da Ferpi, Borsa italiana e Universià Bocconi, il Mike Award). È stata anche integrata ulteriormente la strategia del Piano indistriale con quello della sostenibilità.
E sul fronte della «responsabilità sociale» Fincantieri si è impegnata nel «sostegno alle persone e ai territori» firmando accordi con le Aziende sanitarie e gli enti locali, orientando il sistema di welfare aziendale a sostegno delle famiglie, supportando la Protezione civile e i vari centri ospedalieri.
E altrettanto forti sono state le spinte alla innovazione verso la sostenibilità nella produzione industriale. Con progetti di navi sempre più green (recupero termico del 20% dell’energia da combustibile, riciclo fino al 90% dei rifiuti prodotti). Navi, soprattutto da crociera col alte prestazioni, risparmio energetico e riduzione delle emissioni.
Un capitolo a parte che in questi ultimi anni ha un grande rilievo, soprattutto nel 2020, l’anno della pandemia, è quello del capitale umano «la nostra più grande risorsa, indispensabile per fare le differenze e disegnare un futuro sostenibile» sottolinea la stessa Fincantieri.
Solo in Italia parliamo di 9.844 dipendenti, 20 mila 150 a livello globale. Proprio nel corso del 2020 il Gruppo ha investito 2,8 milioni di euro in programmi di formazione, coaching and mentoring (due metodi per sviluppare il lavoro di squadra e gestire processi e percorsi di sviluppo) per garantire il miglioramento continuo delle conoscenze tecnico professionali delle risorse, dei ruoli e la diffusione delle competenze trasversali. Una formazione (quasi 20 ore medie pro capite) garantita a tutti i dipendenti del gruppo senza alcuna distinzione di contratto, livello inquadramento o posizione organizzativa. —
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