Finest, la finanziaria controllata da Fvg e Veneto, chiude il bilancio in attivo
PORDENONE - Sedici milioni di euro investiti in 15 nuovi progetti internazionali di imprese del Triveneto in 11 diversi Paesi: sono alcuni numeri del bilancio d'esercizio 2017-18 di Finest approvato oggi, 26 ottobre, dall'assemblea dei soci con un utile netto di 630 mila euro.
Il risultato è in linea con le aspettative di redditività e al contempo di servizio alle imprese della mission aziendale.
Il portafoglio netto al 30 giugno era di 83 milioni di euro di investimenti impegnati prevalentemente su progetti localizzati nell'Europa Centro Orientale e Balcanica, ma anche per quote crescenti su Russia e Paesi MED, tra cui Spagna, Turchia ed Egitto.
«Il bilancio appena approvato è perfettamente in linea con gli obbiettivi che ci eravamo dati» ha dichiarato il presidente di Finest, Mauro del Savio, al termine dell'assemblea dei soci.
«Abbiamo mantenuto livelli di investimento significativi - ha aggiunto - ed efficaci per lo sviluppo delle nostre imprese, partecipando ai loro progetti di internazionalizzazione in qualità di soci, finanziatori e advisor tecnici. Oggi possiamo vantare un portafoglio di investimenti solido e senza sostanziali svalutazioni, che ci ha consentito di generare un utile d'esercizio positivo, seppur contenuto, coerente con la nostra missione di servizio di pubblica utilità per il territorio».
Tra i settori di investimento di maggior traino nell'esercizio si contendono il podio plastica e agroalimentare (27%), seguite dal calzaturiero (17%), legno/mobile (14%) e tessile (5%).
Per ciò che riguarda i Paesi di investimento, l'Europa centro-orientale e balcanica conserva saldamente il primato come area di maggiore interesse, attirando quasi l'80% del totale investito: la Polonia in particolare è il primo Paese di investimento dell'anno, seguita dalla Serbia. In terza posizione la Russia, salita al 14% del totale investito e in assoluto il mercato che ha riscontrato maggiore interesse nelle imprese.
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