Future Forum 2016 ai blocchi di partenza
Quaranta ospiti internazionali sono pronti a confrontarsi, per la prima volta insieme a Udine, al Future Forum 2016, che animerà la città per cinque giorni, da lunedì 1 a venerdì 5 febbraio.
La sede dell’intenso programma di incontri sarà la Sala Valduga della Camera di Commercio di Udine, organizzatrice, per la terza edizione, di questo forum avviato nel 2013 e che si rinnova di anno in anno, con nuovi protagonisti, ma anche nuovi format e temi di discussione.
"Quest’anno, in cui peraltro ricorre l’importante anniversario dei 40 anni dal terremoto, il tema della ricostruzione tornerà anche al nostro Future Forum – spiega il presidente Cciaa Giovanni Da Pozzo –. Una ricostruzione economica, ossia ciò che dobbiamo immaginare e progettare per i prossimi anni, per uscire da una crisi profonda, che ha destabilizzato ogni punto fermo dei decenni precedenti, rivoluzionando territori, produzione, dimensione sociale, comunicazione e sviluppo. Quali nuove vie si stanno affacciando sulla scena e quali andremo a percorrere nei prossimi anni per evolvere al meglio le nostre vite, il nostro lavoro, le nostre imprese? Grazie all’apporto di tantissimi nomi dell’economia proponiamo a Udine un confronto inedito per arrivare in modo partecipato dalle domande a nuove ed efficaci proposte e risposte".
La cinque giorni, contraddistinta dall’hashtag #esserenuovi e coordinata dalla Cciaa con la collaborazione di Comune e Università di Udine e il coinvolgimento della Regione, "vedrà esperti e decisori pubblici, rappresentanti della comunità e cittadini, in una dimensione ideale per dialogare insieme, per poi poter mettere in pratica nuove linee d’azione", aggiunge il project manager di FFF, Renato Quaglia, che ha curato anche questa edizione per la Cciaa avvalendosi anche del supporto, per il coordinamento scientifico, di Emanuele Ferragina, giovane italiano (classe 1983), docente a Science Po Paris e all’Università di Oxford, che sarà anche tra i protagonisti del Forum udinese. Assieme a lui, tanti altri ospiti sono attesi, dagli economisti Zygmunt Bauman (che chiuderà con una lectio magistralis venerdì 5, unico appuntamento in Aula Kolbe) e Serge Latouche, Guy Standing, Pietro Bevilacqua o Stefano Sacchi, tanti giornalisti da Tommaso Cerno (direttore del Messaggero Veneto) a Luca Telese, a Marco Valerio Lo Prete (vicedirettore de Il Foglio), Antonio Polito (Corriere della Sera), Stefano Feltri (vicedirettore Il fatto quotidiano), Alessandro Gilioli (L’Espresso), Marino Sinibaldi (direttore Radio 3), Bianca Di Giovanni (L’Unità), Francesco Canellato (Linkiesta).
Ancora: tanti protagonisti della politica, dell’economia e del lavoro italiani, come Maurizio Landini, Renato Brunetta, Giulio Tremonti, Marco Gay, Attilio Tranquilli, in un dialogo con i rappresentanti del Fvg, dalla presidente Serracchiani al vicepresidente Bolzonello, da Riccardo Illy a Chiara Mio al rettore De Toni e i docenti dell’Ateneo udinese. Inoltre, giovani economisti, che si vanno affermando sulla scena internazionale: oltre a Ferragina, Alessandro Arrigoni (University of Oxford), Gabriel Siles-Brugge (University of Manchester), Tuukka Toivonen (Soas Londra) e molti altri.
Future Forum offrirà anche l’opportunità per il pubblico udinese di partecipare alle dirette radiofoniche su Radio 3. Il programma aggiornato è online.
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