Galateri di Genola: "Le risorse Ue? In infrastrutture, educazione, innovazione e tecnologia"
TRIESTE - «Infrastrutture, educazione o education, innovazione e tecnologia».
Sono i settori in cui, secondo il presidente di Generali, Gabriele Galateri di Genola, occorre investire le risorse che l'Unione europea ha messo a disposizione dell'Italia.
Intervenendo a margine di una manifestazione pubblica, Galateri ha indicato prima di tutto infrastrutture ed educazione, «perché, come giustamente dice Mario Draghi, dobbiamo formare i giovani che in futuro dovranno creare quelle risorse, quel valore che servirà per ripagare i debiti che stiamo facendo per tenere in piedi il Paese».
Stiamo vivendo «un momento credo unico, di una dimensione straordinaria di risorse, tra prestiti e grants, che nessuno avrebbe potuto immagine un anno fa. È una cosa che non si ripeterà, anche perché spero che non si ripetano le ragioni» per cui queste risorse sono state disposte, «però bisogna che queste siano impegnate sui grandi fronti», ha specificato.
Di «grandissima importanza» per Galateri, che è anche «presidente dell'Istituto italiano di tecnologia, sono anche innovazione e tecnologia», settori «trasversali a tutti i mestieri compreso quello dell'assicuratore. Quindi mi sembra veramente una prospettiva che nella tristezza di quanto è successo e sta succedendo ci da però molta speranza».
«È un momento difficile ma aver avuto» un «supporto da parte dell'Europa è un grandissimo segnale di speranza», ancora Gabriele Galateri di Genola rispondendo a una domanda sugli strumenti economici e finanziari che l'Unione europea ha messo a disposizione dell'Italia per affrontare le conseguenze del Coronavirus.
«Ho pensato spesso che perché l'Europa diventi quella realtà che molti di noi sognano, ci voleva purtroppo qualcosa di drammatico. Tante grandi unioni politiche e geografiche, come gli Stati Uniti, sono nate proprio da grandi crisi, spesso addirittura da guerre. Se potremo vedere una Europa più forte, più solidale, attraverso una crisi economica come questa sarà stato un passaggio dolorosissimo ma anche il modo per far diventare l'Europa quella che tutti sogniamo», ha concluso Galateri.
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