Generali, l'assemblea più partecipata di sempre

Manifestazione di Greenpeace all'esterno dell'assemblea contro le attività della compagnia nel settore del carbone che il presidente Gabriele Galateri di Genola ha annunciato di voler «dismettere con un impegno concreto sia sul fronte investimenti che su quello assicurativo».

TRIESTE - Ha preso il via stamane, 7 maggio, l'assemblea degli azionisti di Generali al centro Congressi della Stazione Marittima di Trieste al termine di un anno che, per l'amministratore delegato Philippe Donnet, è stato «positivo e impegnativo».

Presente il 43,3% del capitale con una partecipazione che è «la più alta da quello che ricordo a memoria», ha rimarcato il presidente Galateri di Genola.

«Generali - ha commentato il presidente Gabriele Galateri di Genola - è una nave che ha avuto bisogno di un intervento di manutenzione straordinaria e di rinnovamento per navigare in acque sempre più agitate e ora è un vascello più solido, veloce e moderno, con un equipaggio competente e affiatato, ufficiali di bordo coesi e ambiziosi e armatori - voi azionisti - capaci, così come 200 anni fa qui a Trieste, di vedere e sostenere gli orizzonti promettenti che la nave Generali si presta a solcare».

Una prova è l'andamento del titolo in Borsa, che - ha sottolineato l'amministratore delegato Philippe Donnet - «dall'investor day di novembre è salito di oltre il 48%, meglio della media dei titoli assicurativi europei», a fronte di una Stoxx europeo di settore salito del 18%.

Il piano industriale di Generali al 2021 che punta sulla sostenibilità non ha convinto i militanti di Greenpeace, che hanno posato due ciminiere in legno grandi come furgoni nelle prime ore del mattino davanti alla sede dell'assemblea, poi rimosse dagli addetti alla sicurezza prima dell'inizio dei lavori.

Un messaggio contro le attività assicurative nel settore del carbone, che il presidente Gabriele Galateri di Genola ha annunciato di voler «dismettere con un impegno concreto sia sul fronte investimenti che su quello assicurativo».

Gli ha fatto eco l'amministratore delegato Philippe Donnet, che ha annunciato l'obiettivo di «aumentare le soluzioni assicurative sostenibili, con 4,5 miliardi di investimenti verdi e sostenibili secondo i principi dell’Onu entro il 20121», tramite il lancio di Green Bond.

Venendo alla compagine sociale, da segnalare che il gruppo Benetton, tramite Edizione, ha arrotondato la propria quota al 4% di Generali.

Mediobanca ha ridotto la propria partecipazione sotto il 13% (per la precisione al 12,92%), mentre sono confermati Caltagirone, attraverso alcune partecipate, con il 5% e Leonardo Del Vecchio al 4,86% attraverso Dolfin.

Infibe l’assemblea degli azionisti di Generali ha votato il nuovo cda della compagnia: il 60,78% delle preferenze è andato alla lista di maggioranza presentata da Mediobanca e il 38,96% a quella presentata da Assogestioni.

Confermati nel consiglio il presidente Gabriele Galateri e l’amministratore delegato Philippe Donnet, oltre a Francesco Gaetano Caltagirone, Clemente Rebecchini, Romolo Bardin, Paolo Di Benedetto, Alberta Figari, Diva Moriani, Lorenzo Pellicioli, Roberto Perotti e Sabrina Pucci.

Escono invece Paola Sapienza e Ornella Barra, mentre fanno il loro ingresso Antonella Mei-Potchler e Ines Maria Lina Mazzilli.

L’assemblea ha inoltre approvato il bilancio 2018 e la distribuzione del dividendo da 0,9 euro ad azione.

Il nuovo cda ha quindi confermato le deleghe: Gabriele Galateri nominato presidente; Donnet Ceo.

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