Generali vara una nuova organizzazione per l’Italia

Alla guida di quello che resta il primo mercato di riferimento per il Leone c’è Giancarlo Fancel, che ha ricevuto l’incarico nella tornata di nomine di giugno raccogliendo il testimone da Marco Sesana, promosso alla carica di general manager. Fancel, fino a quel momento group chief risk officer, ha passato tutto luglio ad analizzare la struttura dell’offerta nazionale e ieri ha ottenuto dal cda il disco verde alla riorganizzazione che si inquadra nel piano strategico denominato “Lifetime Partner 24 Driving Growth”.

Tra le novità, viene semplificata la struttura a sostegno della crescita, è previsto un maggior coordinamento per l’offerta dei prodotti a livello di country, nonché la gestione unitaria e integrata di tutti i fattori di costo a livello di country. Senza trascurare l’accelerazione del processo di integrazione di Cattolica nel modello di Generali.

«La nuova organizzazione, che fa leva sulla valorizzazione delle nostre migliori competenze e talenti interni, permetterà a Generali Country Italia di esprimere al meglio tutto il suo potenziale. Dovremo proseguire nel nostro impegno verso i clienti e il territorio», fa sapere attraverso una nota Giancarlo Fancel. Per raggiungere gli obiettivi, il Leone ha scelto di nominare due general manager: Gianluca Perin, fin qui chief hr & organization officer, con la responsabilità di coordinare l’implementazione delle iniziative connesse al piano strategico e le funzioni di supporto al business; e Massimo Monacelli, che lascia l’incarico di chief property & casualty officer di Generali Country Italia, che avrà anche la responsabilità per il raggiungimento degli obiettivi del business vita, danni e health & welfare in termini di redditività e di crescita dei rami.

A diretto riporto di Fancel sono definite le principali funzioni centrali, come il ruolo di chief financial officer, affidato a Giulia Raffo, il chief marketing & product officer, incarico dato a Davide Passero, il country chief investment officer (Maurizio Verbich), il general counsel (Cristina Rustignoli) e la corporate social responsibility (Barbara Lucini).