Germania chiama Nordest: «Investiamo da voi e ripartiamo assieme»
PADOVA. Crollo del Pil e dell’export in doppia cifra o quasi, prospettive di ripresa rapida e solida già quest’anno. Su questa soglia tra 2020 e 2021, a metà tra numeri drammatici e ottimismo per il futuro, le imprese padovane si guardano allo specchio e soppesano solidità, rischi di sottocapitalizzazione, prospettive di crescita anche sui mercati internazionali.
Con un contributo d’eccezione: quello dell’ambasciatore di Germania in Italia, Viktor Elbling, che sarà uno dei protagonisti dell’evento “Top500 Padova, imprese controvento”, che potrete seguire in diretta streaming lunedì 26 aprile alle 17 da Palazzo Bo.
L’ambasciatore tedesco
Diverse aziende nordestine sono controllate da gruppi multinazionali che hanno la casa madre in Germania. Questo tipo di relazione può essere accresciuta? C’è fiducia nell’Italia da parte degli investitori tedeschi?
«La fiducia è molto forte, risulta evidente quando parliamo con le imprese tedesche, le relazioni con le aziende e con Regioni come Veneto e Friuli Venezia Giulia hanno una lunga tradizione – sottolinea Elbling, dal 2018 ambasciatore della Repubblica Federale di Germania in Italia, in un’anticipazione dell’intervista che ha concesso a Paolo Possamai, direttore di Nordest Economia, hub Gedi per i quotidiani di Veneto e Friuli Venezia Giulia – Le aziende tedesche che sono su questo territorio hanno tutta l’intenzione di restare e, anzi, di ampliare i loro investimenti qui. Anche in un momento come questo, non facile, si stanno prendendo decisioni strategiche qui per il futuro. In questo contesto alcune regioni della Germania e dell’Italia sono particolarmente integrate tra loro».
Le prospettive
Il 2021 vuole essere l’anno della ripresa dopo un 2020 drammatico. Restando alle parole dell’ambasciatore di Germania, ci sono spunti – al di là dei numeri – per essere ottimisti: «Vedo molti punti di forza nelle imprese di questo territorio, grande creatività e capacità di adattamento, l’Italia tira sempre fuori il meglio di sé nelle difficoltà e ha la capacità di diventare un leader in questa situazione, sono convinto che ne abbia tutti i numeri. Quando parlo con gli imprenditori veneti e del Friuli vedo molta consapevolezza nella loro forza e nella loro integrazione europea, questo mi fa essere molto ottimista».
I numeri
Per la provincia di Padova, i dati elaborati da Prometeia e Ufficio Studi PwC stimano nel 2020 una contrazione del Pil pari al -9,7%, peggiore quindi rispetto al -8,9% nazionale Istat. Nel 2021, però, è prevista una ripresa più rapida (+5,7%), rispetto al Paese (+4,8%).
Concentrandoci sui livelli di produzione industriale, a Padova le elaborazioni stimano un calo del -11% (rispetto al -12,2% nazionale), con la previsione di un recupero del +9,4% nel 2021 (rispetto al +8,2% nazionale). Il territorio padovano, insomma, ha accusato ferite meno drammatiche e dimostra di potersi rialzare prima. Anche dal punto di vista dell’export: Prometeia e Ufficio Studi PwC stimano per la provincia di Padova un calo del -14,7% (rispetto al -11,5% nazionale) nel 2020, ma si prevede un marcato recupero nel 2021 (+7,1%).
Rischio redditività
Sul podio delle prime 500 imprese per fatturato della provincia di Padova ci sono Gruppo Alì, Moncler (Industries Spa) e Gottardo Spa, tutte sopra il miliardo di euro. Ma dietro i colossi, il lavoro da compiere per rialzarsi non è semplice: secondo Antonio Parbonetti e Amedeo Pugliese, docenti di economia all’Università di Padova, se nel breve termine le criticità per le imprese sono legate alla carenza di liquidità, nel medio-lungo periodo il rischio principale è una forte riduzione della redditività che altera le condizioni di equilibrio patrimoniale delle aziende, mettendone a rischio la solvibilità, la continuità o la possibilità di crescita. I risultati evidenziano una contrazione dei ricavi del 16,6% nel 2020 ed effetti pesantissimi su margine operativo lordo (-84%) e utile (-149%). Ma la ripresa è già qui. —
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