Gian Angelo Bellati divorzia da Unioncamere Veneto

Raggiunto l'accordo per l'uscita dello storico dirigente da vent'anni in Unioncamere. Soppresso il ruolo di segretario generale dell'Unione. L'ente camerale regionale si riorganizza e si allinea alla Riforma Renzi

VENEZIA. Unioncamere Veneto si riorganizza e cambia struttura societaria abolendo la figura del segretario generale. Da oggi Gian Angelo Bellati non è più un dirigente di Unioncamere.

L'addio era stato anticipato dalle nostre testate. Si stava cercando un accordo di uscita del dirigente senza strappi. Un gentlement agreement è stato trovato ieri.

Veneziano doc, classe 1961, Bellati ricorpriva il ruolo di segretario generale ovvero il capo del personale e il responsabile dei programmi e dei progetti di Unioncamere veneto. È stato responsabile dell’Eurosportello veneto (ex Centro estero delle camere di Commercio) dal 1991 al 1999, quindi direttore dello stesso fino al 2002 quando venne promosso vice direttore di Unioncamere Veneto e, quindi, direttore a partire dal 2003. Una lunga carriera in via delle Industrie al Vega di Marghera.

Ma la riforma delle Camere di Commercio, voluta dal Governo dell’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi, ha modificato profondamente la struttura e i compiti del Sistema camerale. Nella regione, gli unici accorpamenti operati sono stati quelli delle Camere di Commercio di Venezia-Rovigo e quello di Treviso-Belluno. Oggi insistono in Veneto quindi 5 camere di commercio più un'Unione.

La riorganizzazione dell’Unione regionale è dunque una novità: dal 2018 verrà infatti abolita la figura del segretario Generale dedicato, che verrà sostituito da uno dei segretari delle cinque Camere associate a rotazione.

Per questo, dopo più di vent’anni, dal 22 dicembre 2017 Gian Angelo Bellati, sarà congedato. "A Bellati va il nostro ringraziamento per l’importante lavoro svolto, l’impegno e i risultati raggiunti. Grazie a Bellati e al suo staff, l’Unione regionale è cresciuta e ha raggiunto traguardi di eccellenza, in particolare nell’ambito del Centro studi e in quello della progettazione europea con Eurosportello Veneto. A lui va il mio più sincero augurio nell’affrontare le nuove sfide lavorative" spiega il presidente Giuseppe Fedalto.

"La nuova Unioncamere del Veneto dovrà affrontare, da un lato, una modifica degli obiettivi istituzionali, dall’altro mettere a disposizione delle Camere provinciali nuovi servizi di coordinamento. Il nostro impegno sarà favorire questi importanti cambiamenti con un’attenzione particolare alle risorse umane, nonostante le difficoltà e i tagli imposti dalla Riforma Renzi" chiude Fedalto.

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