Gli straordinari tori veneti sono i migliori del mondo grazie alla genetica

Nel mondo della genetica il Veneto è il primo della classe. Il direttore di Veneto Agricoltura racconta il progetto Intermizoo la capacità di sfornare campioni della razza Frisona che rendono la Regione una specie di “cantera” per tori di quella razza

Nicola Dell’acqua*

VENEZIA. Un toro, anche se primo della classe, non costituisce, da solo, un’eccellenza internazionale. Quattro tori veneti in una classifica che confronta i migliori tori del mondo, composta da quindici (15) animali straordinari, ( si potrebbe anche leggere in 5 dei primi 20 ), invece sì. Nel mondo della genetica, dunque, il Veneto è, complessivamente primo della classe perché Miura, un animale bello, alto, forte e prolifico come nessun altro, non è arrivato per caso, ma è il frutto di anni di lavoro, di impegno e di ricerca.

Noi di Veneto Agricoltura ci abbiamo creduto davvero in Intermizoo e nella sua capacità di sfornare campioni della razza Frisona che rendono la nostra Regione una specie di “cantera” per tori di quella razza. Scusate l’esempio che non vorrei suonasse irriguardoso per i nostri campionissimi di atletica che hanno stupito il mondo sulla staffetta dei cento metri alle Olimpiadi, ma, come per i grandi corridori olimpici, un atleta straordinario sarebbe di per sé importante, ma quattro fanno scuola e invidia del mondo.

Come Miura “e i suoi fratelli”, parafrasando il titolo del bel film di Luchino Visconti. Una famiglia di campioni taurini sfornati da queste parti che da anni riesce a incantare la concorrenza agguerritissima che, perdonerete la volgarità, poi liquida fatture importanti. Sono quasi sessanta le Nazioni che guardano ai nostri laboratori per dare ai propri territori esemplari di qualità eccelsa. E l’erario pubblico incassa: sei milioni di fatturato per noi e, per le casse della Regione Veneto, quasi un milione di cedola attiva.

Ma, oltre al vil denaro, esiste un guadagno immateriale fatto di ricercatori giovani e preparatissimi sui quali abbiamo investito in questi anni: 35 ( dipendenti ) sui 50 collaboratori ( incluse le P.I. ) complessivi della società, che inducono a pensare a un patrimonio di qualità scientifica che rimarrà per sempre, a propulsione di un mondo, l’agricoltura, che anche per questi numeri deve riprendersi ciò che gli spetta: essere consapevole di rappresentare il primo vettore di crescita di un territorio importante come il Veneto.

Scienza, buona gestione, capacità di visione, internazionalizzazione: i laboratori di Intermizoo offrono al Veneto un esempio di capacità di “guardare oltre” e, in questo caso, di farlo non solo come i nostri bravi imprenditori fanno quotidianamente, ma come ente pubblico, come un pezzetto di Stato che funziona. E di cui essere orgogliosi.

*Direttore di Veneto Agricoltura

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