Grado, notte da incubo: scuole chiuse, mezza città senza corrente
GRADO Una notte da incubo in una Grado sommersa dall’acqua, che ha toccato livelli ben più alti rispetto alle previsioni. I danni sono ingenti, ma a ieri non ancora calcolabili. La zona della Colmata, tutte le vie attorno al porto, il centro (ovviamente chiuso al traffico), persino il nucleo storico fino alle basiliche, e anche all’interno di Città giardino: tutto è finito a mollo.
Un fenomeno che non si manifestava così violento dalla metà circa degli anni Ottanta. La strada lagunare Grado-Belvedere è stata chiusa l’altra sera: in un primo momento a causa dell’acqua che l’aveva invasa; e ieri poi per consentire la pulizia di tutti i detriti lasciati dal mare. È stata riaperta verso le 15.30 grazie all’intervento del personale di Fvg Strade. Centinaia di abitazioni intanto sono rimaste senza energia elettrica fino al tardo pomeriggio di ieri. Il guasto è stato risolto grazie all’opera di diversi tecnici dell’Enel che si sono prodigati per ripristinare i cavi e le centraline finite sott’acqua. Fino a ieri non era attivato il servizio segnalazione guasti.
Intanto, fin dalle prime ore dell’emergenza si sono mobilitati i volontari della Protezione civile, arrivati anche da fuori Grado per dare manforte: l’altra sera a Grado erano presenti tra gli altri anche il direttore regionale, con gli agenti della Polizia locale e delle maestranze comunali.
Tra i vari problemi evidenziati nella cittadina lagunare, l’inagibilità della palestra della scuola media dove è saltato l’impianto di riscaldamento che si trova sotto i palchetti del nuovo pavimento. Le scuole ieri sono rimaste chiuse. Considerata l’allerta meteo, il Comune di Grado ha disposto la chiusura di tutte le scuole, compresi i nidi, anche per oggi e domani. Questa mattina il picco di acqua alta è previsto verso le 10. Chiusa anche la biblioteca civica, mentre è stata costretta a tenere le serrande abbassate la farmacia Madonna di Barbana, in via Orseolo, dove numerose confezioni di medicinali sono finite sott’acqua: l’attività – è stato fatto sapere - riprenderà appena possibile.
Il Comune di Grado - l’emergenza è stata seguita in prima persona dal vicesindaco Matteo Polo - segnala ingenti danni nelle valli da pesca e nei casoni in laguna, la pavimentazione dissestata della diga, un’infinità di garage e cantine allagati e soprattutto esercizi commerciali con ingenti danni alle merci (soprattutto quelli di galleria Excelsior, viale Europa Unita, via Orseolo, via Manzoni e quelli che si trovano attorno alla zona del porto). Qualcuna di queste attività ha già annunciato che resterà chiusa almeno anche nella giornata di oggi.
L’acqua alta ha toccato livelli eccezionali. Come segnala la Protezione civile, in “pisso al porto”, cioè tra riva Bersaglieri e via Trieste, si sono registrati 75 centimetri di acqua con le case tutte allagate. Acqua che ha invaso tutto, arrivando ad allagare i viali pedonali e la via Marina fino all’albergo Astoria che ha salvato il garage cementando grandi tavole di protezione. A decine si sono contate le barche rovesciate. Ieri pomeriggio è rimasta chiusa per qualche ora anche via Marchesini, che era diventata scivolosa. Sott’acqua pure Punta Sdobba con i vari casoni, senza energia elettrica è rimasto anche il Santuario della Madonna di Barbana. Quanto alle spiagge, sono state tutte fortemente erose. L’intervento di ripascimento della sabbia effettuato proprio quest’anno è svanito in una sera e, anzi, i danni sono ancor più rilevanti tant’è che il Comune chiederà lo stato di calamità naturale. —
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