Grana Padano e Parmigiano Reggiano: l'accordo Ceta non funziona

Il dazio del 246,5% sui formaggi Ue in Canada rende economicamente inaccessibile importare caseari al di fuori delle quote; e delle quote beneficiano i produttori del luogo, e non l'Italia

DESENZANO DEL GARDA - Per il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano il Ceta «offre indubbi vantaggi ma i timori di una gestione canadese che limitasse molto i vantaggi previsti dall'aumento delle quote erano purtroppo fondati. Inoltre, il dazio del 246,5% sui formaggi UE in Canada rende economicamente inaccessibile importare caseari al di fuori delle quote».

Lo afferma Stefano Berni, direttore generale del Consorzio Grana Padano, commentando i primi effetti dell'accordo Ceta, la recente intesa che regolamenta l'esportazione di beni e di servizi tra i Paesi dell'Unione Europea e il Canada.

«Le modalità con cui il Canada ha assegnato le quote aggiuntive previste dal CETA - prosegue Berni - cioè 16.000 tons suddivise annualmente per sei anni (2017/2022) quindi, al momento, 750 tons delle 2.600 annue per il 2017 e di conseguenza 5.300 tons per il 2018, non sta favorendo come avrebbe potuto e dovuto l'incremento delle esportazioni».

Inoltre, «la distribuzione a pioggia ad operatori improvvisati, anziché agli storici importatori strutturati - prosegue il direttore generale del Consorzio Grana Padano - si sta rivelando un ostacolo organizzativo rilevante e potrebbe essere foriero di storture tali da essere incompatibili con le finalità e gli obiettivi del CETA. Purtroppo il Governo canadese ha ritenuto di accogliere le pressanti lamentele dei produttori di latte e dei trasformatori locali, beneficiandoli dell'attribuzione del 50% delle nuove quote e l'altro 50% è direttamente andato a distributori e dettaglianti. Quasi nulla, invece, è stato destinato agli storici importatori. Ciò potrebbe anche tradursi parzialmente in convenienti importazioni di formaggi europei di minor pregio e valore per non interferire con i formaggi canadesi che, a causa dell'alto prezzo del latte pagato alla stalla in Canada, si collocano in una fascia medio alta. Perciò o la Ue trova il modo di correggere queste storture da noi previste e annunciate, o il Ceta assolverà la stessa funzione di una bellissima torta posta su un tavolo di diabetici» conclude Berni.

 

Riproduzione riservata © il Nord Est