H-Farm, il pilastro è l'Industry. Accelera il campus

Presentati nel primo investor day i dati della trimestrale della fattoria digitale di Ca' Tron: ben 5,3 dei 5,8 milioni complessivi vengono dai servizi di trasformazione digitale delle imprese. Il punto su formazione e campus

RONCADE. Primo investor day post quotazione per la fattoria digitale di Riccardo Donadon. H-Farm ha così delineato in modo trasparente, a investitori e soci, i risultati del primo trimestre 2016 e delineato le linee strategiche dei prossimi mesi. 

A leggere la trimestrale è subito evidente come, rispetto agli obiettivi legati alla nascita dell'incubatore nel 2005, il core business sia diametralmente cambiato in funzione dei servizi alle aziende. Ciò era già evidente già dai conti 2015. L'attività delle start up, ancora cruciale come mission, raccoglie solo qualche centinaio di migliaia di euro, il vero business ora è rendere digitali le aziende. Mentre resta l'incognita formazione, ancora tutta da sviluppare.

L’anno è partito in "maniera molto soddisfacente" ha precisato l'azienda in una nota, con un primo trimestre che ha visto il fatturato consolidato attestarsi a 5,8 milioni e una posizione finanziaria netta positiva di 11,7 milioni. A fine 2015 l'indebitamento finanziario netto segnava 14,198 milioni.

La maggior parte del fatturato (ben oltre il 91%) fa riferimento alla divisione Industry guidata da Cristina Mollis, dedicata ai servizi di trasformazione digitale per le aziende, e "conferma le enormi possibilità di crescita che ci sono nel mercato italiano nei servizi digitali alle imprese" spiega la nota. Il fatturato della divisione nel primo trimestre è di 5,3 milioni e coinvolge un team di 170 persone.

H-Farm, business in crescita ma attenzione a rischi e conflitti
La redazione


Nel 2015, stando al progetto di bilancio caricato online, tanto per fare un confronto, l'attività di investimento (quindi costi) in start up segnava 4,8 milioni ma fruttava 414 mila euro e veniva definita "centrale nell'attività" anche se "non più l'unico core business". Il valore pro-forma raggiunto a fine anno è di 24,8 milioni oltre le attese in fase di Ipo (che ha portato nuovo capitale per 17 milioni e poi alla quotazione) che stimava una chiusura d'anno in 21,7 milioni. Il giro di volta, per gli affari, è arrivato con l'acquisizione di Nuvò Srl società che ha definito l'ingresso nel settore servizi alle imprese a cui è seguita la semplificazione della struttura, la nascita della holding Spa e i tre business (investimenti, industria, formazione). A fine 2015 il valore dell'industry raggiunge ben 22,4 milioni dei 24,8 complessivi: l'education 1,9 milioni, 0,4 milioni l'attività di investimento. A fronte di costi operativi per 25,9 milioni, il 2015 faceva tuttavia registrare una perdita di 4,5 milioni pro-forma.

Tornando alla trimestrale 2016, H-Farm segnala oggi che sul fronte dei servizi di innovazione, oltre al già consolidato programma di ricerca di imprese innovative nel settore Wellness studiato per Technogym (in questi giorni avrà inizio il terzo programma), sono in partenza due dei cinque programmi di accelerazione organizzati sulla base della partnership firmata con Cisco. Con un valore complessivo di 600 mila, i primi due programmi saranno dedicati a due dei settori chiave dell’Industria Italiana: moda e food.

La divisione H-Farm Education, dedicata al mondo della formazione e guidata da Carlo Carraro, l’ex rettore dell’Università Ca’ Foscari, mira invece a ridisegnare l’offerta formativa dedicata alle nuove generazioni. "Dopo l’acquisizione lo scorso anno di una scuola Internazionale e delle relative licenze, le classi in partenza dell’H-International School per l’anno accademico 2016/2017 sono già al completo ed è sempre più probabile la duplicazione delle sezioni" spiegano da H-Farm. "Un segnale importante dell’interesse, confermato nei numeri, arriva anche dai Digital Camp estivi in programma da metà giugno. Nel 2015 gli iscritti erano 250, quest’anno a fine aprile si contano già 700 iscritti con una previsione di superare ampiamente il migliaio di studenti" si legge.

La divisione Investments guidata da Roberto Bonanzinga (Venture) e Timothy O’Connell (Accelerator) ha investito nel primo trimestre 1,1 milioni in 11 imprese innovative, tra esse: Competitoor, strumento B2B dedicato ai brand e agli shop online che permette di monitorare i prezzi dei concorrenti e di essere avvisati ogni volta che un prezzo viene cambiato, e InReception una applicazione web e mobile che semplifica e migliora la gestione delle strutture ricettive extra-alberghiere.

A giugno H-Farm sarà anche teatro dell’European Accelerator Summit, il più grande appuntamento internazionale di settore. In questa occasione i più importanti acceleratori a livello europeo si riuniranno per tre giorni con l’obiettivo di condividere best practice e discutere su come aiutare i giovani ad interpretare l'innovazione necessaria alle aziende tradizionali per crescere.

Sul progetto di ampiamento del Campus, con oltre 27.000 mq. di edifici in una superfice di 30 ettari, di cui 27 ettari dedicati a bosco, l'azienda precisa che "l’iter amministrativo, intrapreso dalle società immobiliari promotrici del progetto, sta proseguendo in maniera molto rapida con grande collaborazione da parte della Regione, la cui giunta ha deliberato l’applicazione dell’art.32 per l’Interesse Strategico Regionale e dei rispettivi comuni di Roncade e Quarto d’Altino, per le autorizzazioni inerenti l’area interessata".







"Il progetto, all’avanguardia dal punto di vista della sostenibilità ambientale, è stato scelto da La Biennale di Architettura e sarà uno dei 6 progetti che rappresenteranno l’Italia" spiegano da Roncade.

 

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