Hydrobond, una dote regionale per 160 milioni d'investimenti
VENEZIA. Con un investimento di 6 milioni di euro della Regione in forma di garanzia sarà possibile accedere ad un finanziamento di 80 milioni di euro della Banca Europea degli Investimenti (BEI) e attivare interventi infrastrutturali del servizio idrico integrato (acquedotti, fognature e depuratori) in Veneto per 160 milioni.
Lo annuncia con una nota il vicepresidente e assessore al bilancio Gianluca Forcolin che, insieme all’assessore all’ambiente e al ciclo dell’acqua Gianpaolo Bottacin, ha trasmesso alla finanziaria Veneto Sviluppo una nota in cui viene confermato l’impegno della Regione a partecipare sotto forma di garanzia al finanziamento Viveracqua Hydrobond per la realizzazione di investimenti nel periodo 2015-2018.
Lo scorso anno, infatti, il Consorzio Viveracqua, che riuniva 14 gestori pubblici del servizio idrico, ha costruito insieme a Veneto Sviluppo l’operazione Viveracqua Hydrobond ottenendo dalla Bei un finanziamento di 150 milioni di euro, grazie all’emissione di 8 minibond di durata ventennale e a 6 milioni forniti da Veneto Sviluppo. In virtù di questo finanziamento si stanno realizzando in Veneto lavori per 300 milioni nelle province di Belluno, Padova, Venezia e Vicenza.
“L’operazione – commenta Forcolin – è stata molto apprezzata in ambito Bei e ha avuto risonanza a livello nazionale. Visto il successo dell’iniziativa, con l’ingresso di nuovi soci Viveracqua ha pensato ad un allargamento della prima operazione, con l’obiettivo di ottenere un nuovo finanziamento di 80 milioni di euro destinati ad attivare ulteriori investimenti per complessivi 160 milioni entro il 2018 per la realizzazione di lavori nelle province di Verona, Treviso, Rovigo e Belluno, con l’emissione di altri minibond”.
“Nel Progetto di Bilancio previsionale 2016/2018 – scrivono Forcolin e Bottacin nella nota inviata a Veneto Sviluppo per confermare l’impegno della Regione - è stato previsto uno stanziamento fino ad un massimo di 6 milioni di euro per queste finalità, che verrà sostenuto anche dall'iscrizione nella Legge di Stabilità regionale 2016 di un apposito articolo”.
“Va sottolineata – conclude Forcolin - la capacità dei veneti di trovare “effetti leva” in grado di attivare, come in questo caso, con “soli” 6 milioni investimenti per 160 milioni. E’ anche questo un segno concreto della virtuosità di un’intera regione che, usando al meglio le sempre minori risorse pubbliche disponibili, attraverso meccanismi moltiplicatori cerca di venire in ogni modo incontro alle esigenze del territorio”.
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