Hypo Bank, Serracchiani ha incontrato i vertici del Gruppo in Italia
UDINE - La presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ha incontrato oggi nella sede della Regione di Udine il direttore generale per l'Italia, Maurizio Valfrè e il consigliere di Hypo Alpe Adria Bank, Haymo Unterhauser, per un aggiornamento sulla situazione in essere, sulle azioni in corso e sugli eventuali sviluppi dell'istituto, attualmente impegnato in un processo di chiusura delle attività.
Nell'occasione la presidente ha ribadito la necessità che la Regione, fin dall'inizio parte attiva alla ricerca di soluzioni per dare una speranza di continuità aziendale e scongiurare l'avvio di procedure di licenziamento per un centinaio di dipendenti, sia presente a tutti i tavoli di trattativa e ha anche espresso il proprio rammarico per il comportamento ultimo dell'azienda.
Unterhauser e Valfrè hanno spiegato per parte loro le motivazioni circa la volontà della banca di circoscrivere alle sole rappresentanze sindacali la partecipazione agli incontri ex procedura 223, essendo per loro natura prettamente tecnici.
Nell'incontro sono state ripercorse e illustrate compiutamente tutte le iniziative assunte in questi ultimi anni in correlazione ai processi di vendita e i conseguenti risultati.
I vertici della banca hanno assicurato alla presidente che si stanno esplorando tutte le ulteriori possibilità di contatto per valutare alcuni processi di cessione.
Se però gli ultimi contatti attivati non giungessero a un esito positivo entro il 24 di ottobre, decorsi i primi quarantacinque giorni, si apriranno i successivi trenta giorni di procedura davanti al Ministero del Lavoro.
"A quel tavolo la Regione sarà presente", ha ribadito Serracchiani a Unterhauser e Valfrè, che hanno assicurato di aggiornare l'amministrazione regionale su eventuali spiragli di trattativa.
Intanto il 12 ottobre sono giunti ad un accordo i creditori della band band che è che ha raccolto in Austria i passivi della banca Hypo Alpe Adria.
Come riporta il quotidiano austriaco Tiroler Tageszeitung, i creditori si sono accordati su una restituzione di 10,5 miliardi, pari quasi la totalità del credito vantato nei confronti dell'istituto di credito.
A sopportare l'esborso sarà la Repubblica austriaca insieme alla regione della Carinzia, scrive il giornale.
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