I Benetton studios ospitano il symposium dei commercialisti

Moro: "ci confronteremo per costruire la storia economica della Marca di domani". Sarà presentata "Numeri di marca", ricerca sui bilanci delle aziende del trevigiano

TREVISO - Sono oltre 600 i professionisti attesi lunedì 4 dicembre, dalle 15, ai  Benetton Studios in via Cartiera, 1 a Villorba per il “Symposium 2017”, l’annuale kermesse organizzata dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Treviso.

Il tema della decima edizione è “Numeri di Marca. Le aziende del nostro territorio: dati aggregati dei bilanci 2016 e ruolo dei Commercialisti nelle strutture di controllo e di governo aziendale” e vedrà la partecipazione di Maria Cristina Piovesana presidente di Unindustria Treviso, Massimo Miani presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, Mariacristina Gribaudi chairwoman Keyline S.p.A, Giancarlo Corò docente di Economia Applicata Università Ca’ Foscari di Venezia, Sergio Maset managing director Idea, Corrado La Forgia direttore industriale Bosch - VHIT S.p.A., Alberto Gustavo Franceschini presidente Ambromobiliare S.p.A. e David Moro presidente ODCEC Treviso.

Modera Andrea Cabrini Direttore Class Cnbc.

Alle ore 15 l’apertura dei lavori con la parte privata riservata agli iscritti all’Ordine della Marca riuniti nell’assemblea di approvazione del bilancio preventivo 2018. Alle 17 la parte pubblica con la presentazione della ricerca “Numeri di Marca le aziende del nostro territorio: dati aggregati dei bilanci 2016 e ruolo dei Commercialisti nelle strutture di controllo e di governo aziendale” e la tavola rotonda con imprenditori, manager, professionisti protagonisti dell’economia della Marca Trevigiana.

“Per il decimo anno del Symposium - anticipa il presidente dei Commercialisti David Moro - abbiamo voluto portare i professionisti dentro l’industria. Benetton Studios raccoglie il patrimonio cinquantennale di una grande realtà industriale oltre ad essere un’officina di idee e creatività. Grazie a questa contaminazione tra materiale e immateriale ci confronteremo per costruire la storia economica della Marca Trevigiana di domani.”

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