I distretti industriali del Nordest sul podio per tasso di crescita

Vino, materie plastiche, oreficeria, macchine agricole: i distretti del Nordest sono protagonisti della quindicesima edizione del rapporto annuale della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo sulla velocità del recupero dopo il crollo del 2020. Sono ben 8 (sulle prime 16 posizioni) nella graduatoria del 2022 con le migliori performance in termini di crescita, redditività, patrimonializzazione e incremento della presenza nei mercati internazionali. Dopo il settore gomma del bergamasco, al secondo e al terzo posto assoluto si collocano due distretti dei vini (Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene e Vini e distillati del Friuli) entrambi con una forte affermazione sui mercati esteri. Vale la pena ricordare che Prosecco e vino erano stati molto penalizzati dalla pandemia. Scorrendo la graduatoria diffusa ieri risulta che le Materie Plastiche di Treviso Vicenza e Padova hanno avuto una spinta nel rimbalzo post-pandemico in termini di fatturato e di marginalità e si collocano al quarto posto in Italia, seguiti dalle Macchine agricole di Padova e Vicenza al sesto posto per la buona dinamica di crescita del fatturato. Altri 3 distretti veneti si evidenziano nelle prime 20 posizioni: i Prodotti in vetro di Venezia e Padova al tredicesimo posto grazie alla crescita dell’export nel 2022, le Biciclette di Padova e Vicenza al quindicesimo posto con robusta crescita del fatturato, favorite dall’affermazione di nuovi stili di consumo. Al sedicesimo posto troviamo l’Occhialeria di Belluno, grazie alla ripresa del lusso. Spicca all’ottavo posto la Meccatronica di Trento che si è distinta in termini di crescita di fatturato rispetto al periodo pre-pandemico e di marginalità. Per il Friuli-Venezia Giulia, il Mobile e pannelli di Pordenone si pone al 26esimo posto con una crescita robusta del fatturato rispetto al 2019 e risultati brillanti sui mercati internazionali, ma penalizzato da una minore redditività.

«Il rapporto testimonia un deciso rimbalzo delle imprese italiane, che hanno dimostrato di essere capaci di crescere oltre la pandemia e di sopravvivere anche a questa guerra, che ha causato uno sconvolgimento dei flussi di rifornimento - ha dichiarato il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro - un improvviso aumento del costo dell'energia e di altre elementi fondamentali per la produzione. Siamo ottimisti sulla possibilità che il Paese continui a crescere più della media europea». Sul fronte del Pil italiano la prospettiva per il 2023 è di un +1,2%, meglio di altri Paesi Ue. L'anno scorso l'export italiano ha toccato la cifra record di 153 miliardi di euro, 25 miliardi in più rispetto al 2019 (+19,9%), mentre il fatturato ha segnato +16,7%. Le tre regioni del Triveneto sono ai primissimi posti per maggior numero di imprese champion, imprese cioè che si sono distinte in termini di crescita (almeno pari a +7% di fatturato tra il 2019-2021), redditività (almeno pari all’8% nel 2021), solidità patrimoniale (almeno pari al 20% nel 2021) e per aumento della forza lavoro. Il Trentino-Alto Adige è, dopo il Piemonte, la regione con maggior diffusione di imprese distrettuali champion (16,4% pari a 72 aziende), il Veneto è terza (13,8%, 500 aziende) e il Friuli-Venezia Giulia è sesta (11,5%, 51 aziende). I distretti con maggior incidenza di imprese champion sono le Macchine agricole di Padova e Vicenza (28,8%), la Plastica di Treviso, Vicenza e Padova (24%), la Meccatronica di Trento (23,1%), il Legno e arredo del Trentino-Alto Adige (18,2%) e il Mobile e pannelli del Friuli-Venezia Giulia (17,3%).
Riproduzione riservata © il Nord Est