I distretti veneti al top delle esportazioni italiane
UDINE - Bene le esportazioni del Veneto che rappresentano l’88% dell’export Triveneto, con un incremento di 111 milioni di euro (+1,9%).
Si conferma la leadership italiana dei distretti veneti che, dopo essere stati trainanti nel 2015, a inizio 2016 sono rimasti in territorio positivo, mostrando una tenuta maggiore rispetto al resto d’Italia.
Nel primo trimestre 2016 tra i primi 20 distretti italiani con maggiore crescita dell’export 7 sono veneti.
I distretti del Trentino-Alto Adige hanno registrato la performance migliore in ambito italiano, mostrando un incremento rilevante pari al 5,9% e superando quota 400 milioni di euro di export, punto di massimo mai toccato nei primi tre mesi dell’anno.
Si sono distinti il Legno e arredamento dell’Alto Adige (+28%) e i Vini di bianchi di Bolzano (+23,3%).
Le aree distrettuali del Friuli-Venezia Giulia hanno chiuso con un calo del 2,8% delle esportazioni, imputabile quasi interamente al distretto del Mobile di Pordenone.
Gli altri 5 distretti della regione hanno mostrato andamenti positivi o una sostanziale stabilità tra questi il migliore è stato il distretto dei Coltelli e forbici di Maniago con valori trimestrali di export sopra i 28 milioni di euro.
Sono questi i dati più salienti che emergono dal Monitor dei distretti industriali del Triveneto, a cura della direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, aggiornato al primo trimestre 2016.
Dopo un 2015 che ha segnato una forte ripresa delle esportazioni per i distretti industriali del Triveneto, il 2016 si è aperto con un lieve rallentamento del ritmo di crescita delle esportazioni, registrando un aumento dell’1,9%.
Il dato va comunque letto positivamente, soprattutto se si considera il lieve calo sperimentato dalla media distrettuale italiana (-0,9%) e le difficoltà incontrate dalla concorrenza tedesca, che nei settori di specializzazione dei distretti ha accusato un calo delle vendite estere pari al -2,5%.
In particolare si sono messi in evidenza i distretti del Trentino- Alto Adige che nel primo trimestre 2016, con 22 milioni di incremento e una variazione tendenziale di +5,9%, hanno registrato la migliore performance distrettuale italiana.
Bene anche le esportazioni del Veneto (che rappresentano l’88% dell’export totale Triveneto), con un incremento di 111 milioni di euro (+1,9% la variazione tendenziale).
Arretra invece lievemente l’export del Friuli-Venezia Giulia.
Sette distretti veneti ai primi posti in Italia per crescita dell’export
Ben 15 distretti veneti aprono in progresso su un totale di 25 monitorati.
Emergono dunque nuove conferme sulla leadership italiana dei distretti veneti che, dopo essere stati trainanti nel 2015, a inizio 2016 sono rimasti in territorio positivo, mostrando una tenuta maggiore rispetto al resto d’Italia.
A questo proposito va segnalato che nel primo trimestre 2016 tra i primi 20 distretti italiani con maggiore crescita dell’export 7 sono veneti.
In evidenza diverse filiere produttive: il Sistema Moda, con l’Occhialeria di Belluno e la Calzatura sportiva di Montebelluna, l’agroalimentare con il Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene e le Carni di Verona, la meccanica, con la Meccanica Strumentale di Vicenza e la Termomeccanica di Padova, il sistema casa con il Mobile di Treviso.
Tra i distretti che hanno chiuso il trimestre con calo tendenziale c’è L’Oreficeria di Vicenza è tra i distretti che ha subito l’arretramento maggiore (-11%), penalizzata dall’ulteriore perdita di terreno sul mercato svizzero.
Nel primo trimestre del 2016, gli Stati Uniti sono stati il motore della crescita dei distretti veneti (+8,3% pari a +46 milioni di euro), seguiti dalla Francia con crescita tendenziale del +6,4% (pari a +38 milioni di euro).
Hanno, invece, accusato un lieve calo le esportazioni dirette verso la Germania (-1,3%).
Tra i mercati emergenti, India e Messico hanno registrato una crescita tendenziale a due cifre.
Oltre alle perduranti difficoltà nei mercati russo e brasiliano, già osservate nel 2015, si sono aggiunti cali di domanda anche in Repubblica di Corea, Hong Kong e Azerbaigian. Il quadro che ne esce mostra dunque la capacità di alcuni distretti veneti di consolidare le vendite sui mercati europei per bilanciare il rallentamento della domanda dei mercati emergenti, talvolta anche ampliando le vendite in alcuni nuovi mercati.
In Friuli-Venezia Giulia flette il mobile
Nel primo trimestre del 2016 le aree distrettuali del Friuli-Venezia Giulia hanno chiuso con un calo tendenziale del 2,8% (pari a -11 milioni di euro) delle esportazioni, imputabile quasi interamente al distretto del Mobile di Pordenone che ha segnato una variazione tendenziale negativa dell’11,5% (pari a -19 milioni di euro), dovuta alle perdite subite in alcuni mercati emergenti (Emirati Arabi Uniti, Ciad, Costa d’Avorio) e in Germania.
Gli altri 5 distretti della regione hanno mostrato andamenti positivi o una sostanziale stabilità: tra questi il migliore è stato il distretto dei Coltelli e forbici di Maniago con valori trimestrali di export sopra i 28 milioni di euro, in linea con i massimi storici toccati nel quarto trimestre 2015.
Il distretto dei Vini del Friuli ha avuto buone performance grazie alla domanda dagli Stati Uniti e dal mercato tedesco.
La Germania si afferma come protagonista della crescita anche delle esportazioni degli Elettrodomestici di Pordenone.
Trentino-Alto Adige miglior regione in Italia
Nel primo trimestre 2016 i distretti del Trentino-Alto Adige hanno registrato la performance migliore in ambito italiano, mostrando un incremento rilevante e pari al +5,9% e superando quota 400 milioni di euro di export, punto di massimo mai toccato nei primi tre mesi dell’anno.
Due in particolare i distretti che si sono distinti per l’incremento tendenziale dell’export: il Legno e arredamento dell’Alto Adige (+28%, pari a +14 milioni di euro) e i Vini di bianchi di Bolzano (+23,3%, pari a +8,2 milioni di euro). In entrambi i casi è stato trainante il mercato tedesco.
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