I francesi di EssilorLuxottica vogliono un commissario alla guida della compagnia
UDINE - La parte francese di EssilorLuxottica ha chiesto al Tribunale commerciale di Parigi la nomina di un «commissario ad hoc» per guidare la compagnia.
Lo riferisce una fonte vicina al dossier, confermando le indiscrezioni di Les Echos.
Il cda del gruppo è «in uno stato di blocco», spiega la fonte, quindi è necessaria una personalità per «farlo funzionare e prendere decisioni».
Il nuovo colpo di scena arriva nel bel mezzo di un conflitto aperto tra l’amministratore delegato e il maggiore azionista di EssilorLuxottica, Leonardo Del Vecchio, e il vicedirettore generale, nonchè presidente di Essilor, Hubert Sagnières.
Attualmente il cda di EssilorLuxottica, gruppo nato dalla fusione tra il gruppo francese Essilor e il colosso italiano Luxottica, conta 16 membri, 8 espressione di Essilor e 8 messi da Delfin, la società che fa capo a Leonardo Del Vecchio, patron di Luxottica, che controlla il 32% del gruppo.
I soci francesi ed italiani sono in disaccordo e nessuna maggioranza sembra possibile, con i due azionisti di riferimento che si accusano a vicenda di voler assumere il controllo del gruppo.
Gli azionisti si esprimeranno sulla questione nell’assemblea del prossimo 16 maggio.
Il mese scorso Delfin ha richiesto un arbitrato presso la Camera di Commercio Internazionale, allo scopo di far accertare le violazioni dell’accordo che ha sancito l’alleanza italo francese.
Secondo Delfin c’è stato il «mancato rispetto dei doveri di leale cooperazione e buona fede» previsti dall’intesa del 2017 tra Essilor e Delfin.
Riproduzione riservata © il Nord Est