I mini-satelliti Picosats sullo Space X di Musk

Anna Gregorio, imprenditrice spaziale, Ceo di Picosats srl e docente di astrofisica al dipartimento di Fisica dell’Università di Trieste, tra le 100 italiane di successo secondo Forbes 2020. Lavora in un settore in grande fermento: la rivoluzione dei nanosatelliti, con costi inferiori di produzione e lancio in orbita, che promettono di abbattere il divario digitale
Anna Gregorio, imprenditrice spaziale, Ceo di Picosats
Anna Gregorio, imprenditrice spaziale, Ceo di Picosats

TRIESTE. Tra i protagonisti della New Space Economy, le nuove tecnologie per rendere lo spazio più accessibile, anche economicamente, c’è Anna Gregorio, imprenditrice spaziale, Ceo di Picosats srl e docente di astrofisica al dipartimento di Fisica dell’Università di Trieste, tra le 100 italiane di successo secondo Forbes 2020. Lavora in un settore in grande fermento: la rivoluzione dei nanosatelliti, con costi inferiori di produzione e lancio in orbita, che promettono di abbattere il divario digitale.

«Sono quasi 4 miliardi - commenta Anna Gregorio - le persone nel mondo che non hanno accesso alle connessioni internet 3G. Gran parte di questo divario - prosegue - può essere attribuito ad una mancanza di infrastruttura, i nanosatelliti possono rappresentare una soluzione concreta alla fornitura di una rete internet economica nei paesi in via di sviluppo. Inoltre lo spazio è la grande frontiera per studiare lo stato di salute del nostro pianeta, la sua evoluzione. I nanosatelliti - conclude - sono lo strumento più efficace per garantire un futuro sostenibile al nostro pianeta, monitorando i cambiamenti climatici e sostenendo la smart agricolture».

L'avventura di Picosats è iniziata nel 2014, insieme a Mario Fragiacomo ingegnere delle telecomunicazioni, Mauro Messerotti astrofisico dell’Osservatorio astronomico di Trieste e Alessandro Cuttin all’epoca dottorando in ingegneria delle telecomunicazioni, fondata come spin off dell'Università di Trieste, start up innovativa di Area Science Park e oggi Pmi innovativa, con 180 mila euro di fatturato e 10 fra dipendenti e collaboratori.

Gregorio, con oltre vent’anni di esperienza nella costruzione di satelliti anche in prestigiose missioni firmate dall’Agenzia Spaziale Europea-Esa ha appena realizzato il primo prototipo, vicinissimo all’arrivo sul mercato, chiamato Radiosat, un ricetrasmettitore miniaturizzato progettato per CubeSat e per piccoli satelliti con il supporto dell’Agenzia Spaziale Europea e dell’Agenzia Spaziale Italiana. Radiosat, è uno strumento ad alte prestazioni e dai costi contenuti, che permette di connettere le persone e sostenere le crescenti necessità di velocità di trasmissione di dati e di immagini ad alta risoluzione.

«La sfida adesso - commenta Gregorio - è lanciarlo in orbita e verificare che funziona come ci aspettiamo. La sfida sta nell’arrivare primi sul mercato costruendo il sistema miniaturizzato perfetto che ancora non esiste, un ricetrasmettitore, un sistema radio con una sua antenna in grado di ricevere e inviare dati ad alta frequenza, dal punto di vista tecnico un sistema estremamente complesso ma che permettere di aumentarne drasticamente le performance. A livello europeo e italiano - commenta l’imprenditrice spaziale - siamo gli unici ad offrire un prodotto così innovativo, i primi a realizzare un sistema radio miniaturizzato per piccoli satelliti, ci sono solo un paio di aziende statunitensi che dichiarano che usciranno con un prodotto simile nei prossimi anni».

A maggio Picosats lancerà una campagna di crowdfunding per sostenere il primo lancio in orbita di Radiosat, e sono in corso trattative per il lancio in orbita con SpaceX il progetto di Elon Musk che un anno fa ha lanciato in orbita la prima navetta diretta verso la Stazione spaziale internazionale. —

 

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