I Tir scaldano i motori: o risposte dal governo o scatterà il fermo
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UDINE - In Veneto a Venezia, con un Tir caricato su una chiatta e trasportato fino in piazza San Marco, in Friuli Venezia Giulia a Trieste in Piazza Unità d'Italia, sempre con un Tir che, derogando ai divieti, ha parcheggiato nella più bella piazza del capoluogo della regione.
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Modalità scelte da Unatras, il coordinamento delle associazioni imprenditoriali del comparto, in netta prevalenza artigiane, per dare visibilità - per ora pacifica - alla protesta causata dalla sofferenza del settoore.
«Se ora non riceveremo risposte concrete e decisive dal Governo e dal Parlamento, proseguiremo con la forza di manifestazioni unitarie come questa. E non è escluso che si arrivi al fermo del servizio trasporti».
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E' la promessa di Confartigianato Trasporti Fvg e Veneto.
La manifestazione è oltremodo riuscita con le quattro sigle degli autotrasportatori (Confartigianato, Api, Fai e Fita Cna), che hanno «parcheggiato» il loro mezzo di lavoro – un Tir – nel bel mezzo del salotto della città di Trieste, sotto le finestre del Commissario di Governo.
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E altrettanto è accaduto a Venezia con il grande camion a "spasso" per la laguna.
Azioni che volevano mettere in evidenza la difficilissima situazione in cui sta continuando a vivere il comparto che in Friuli Venezia giulia, negli ultimi 9 anni, ha perso 1.500 aziende.
In Veneto non è andata meglio con -16% in otto anni, dal 2008 al 2016, con 2.124 aziende scomparse.
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Le cause sono note, si chiamano concorrenza sleale, innescata da paesi dell’Europa centro orientale, dove le strutture di costi sono di gran lunga inferiori a quelle italiane, da una burocrazia europea e nazionale che soffoca le imprese del settore e dal mancato rispetto dei termini di pagamento dei servizi di trasporto fissato per legge.
Le richieste che la categoria ha avanzato al governo, consegnate ai prefetti, si riassumono in 4 punti:
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- provvedere alla determinazione mensile dei costi indicativi di esercizio dei diversi servizi di autotrasporto, tenendo conto di tutti i fattori che lo determinano;
- assumere iniziative perché ci sia effettiva trasparenza e regolarità del mercato nazionale e internazionale dell’autotrasporto;
- disporre sanzioni effettive e norme disincentivanti per chi non rispetta i tempi di pagamento;
- sbloccare il rilascio delle autorizzazioni per i trasporti eccezionali, semplificando gli adempimenti a carico delle aziende anche con omogeneità di norme a livello nazionale.
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